GIOVANNI MARIA Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Gian Galeazzo, conte di Virtù e dal 1395 duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, nacque ad Abbiategrasso, presso Milano, [...] capitani di ventura viscontei, daAlbericoda Barbiano, a Carlo e Malatesta Malatesta da Rimini. È in questa in Arch. storico lombardo, XLIII (1916), pp. 393-416; G. Romano, A proposito di un testamento di Gian Galeazzo Visconti, in Boll. della Soc ...
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LUIGI I d'Angiò, re di Sicilia
Patrizia Sardina
Nacque a Vincennes, presso Parigi, il 23 luglio 1339, secondogenito di Giovanni II il Buono, re di Francia, e Bona di Lussemburgo.
Nel 1350 fu investito [...] Nella primavera 1379 la compagnia di Albericoda Barbiano, assoldata da Urbano VI, sconfisse a Marino le d'Occident, I-IV, Paris 1896-1902, ad ind.; G. Romano, Niccolò Spinelli da Giovinazzo, diplomatico del secolo XIV, in Arch. stor. per le provincie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] egli ne scriveva. Così, per le Decades dalla caduta dell’impero romano in poi egli nota che dopo Orosio non vi sono più formazione dello Stato della Chiesa. Così, quando, narrando di Albericoda Barbiano, egli nota che l’Italia del suo tempo ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] Italia, grazie alla compagnia di San Giorgio costituita daAlbericoda Barbiano, non doveva più temere le devastazioni di età storiche trascorse, egli adduce ad arte l’esempio di Ezzelino daRomano, «crudele tiranno»: «pur mo sanno molti chi et como ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] è difficile, per gli autori che seguono in Ezzelino daRomano il primo emergere di un potere di nuovo tipo che Paris 1905, pp. 18-36.
Gerardo Maurisio, Cronica Dominorum Ecelini et Alberici fratrum de Romano, a cura di G. Soranzo, in R.I.S.2, VIII ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] , composta di italiani al servizio di U. e al comando di Albericoda Barbiano, anche Castel S. Angelo tornava sotto il controllo del papa romano. Una successiva spedizione promossa da Clemente VII per occupare lo Stato pontificio si concluse nel 1384 ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] per la Marca trevigiana a favore di Ezzelino daRomano), che la dottrina del tempo riconosceva appunto ai Obertino di Firenze, "Detesalvus Capellus" di Pavia, Uberto "de Mannate" e Alberico "de Rovereto" di Pavia (Ficker, 1868-1874, III, pp. 173-174 ...
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FILIPPO da Pistoia (Filippo Fontana)
Gabriele Zanella
Nacque a Pistoia, dove conservò per tutta la vita una casa, nell'ultimo decennio del XII secolo. È destituita di ogni fondamento la sua parentela [...] pochi giorni a convincere i maggiorenti bresciani ad abbandonare Ezzelino daRomano.
La lotta contro i daRomano si fece più urgente poco dopo, in seguito al pubblico riavvicinamento di Alberico ad Ezzelino, avvenuto a Castelfranco l'8 maggio 1257. F ...
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FRESCOBALDI, Lionardo
Gabriella Bartolini
Nacque a Firenze - quartiere S. Spirito, gonfalone del Nicchio - da Niccolò (detto di Sammontana) di Guido di Lapo e da Maddalena di Lapo di Fiorenzino Pulci; [...] rilascio della città di Arezzo da parte delle truppe di Albericoda Barbiano e di Villanuccio da Brunforte.
Secondo la stessa IX per rassicurarlo sulla fedeltà dei Fiorentini al Papato romano nelle vicende dello scisma, e per comporre una questione ...
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DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] D. cercò, prima come alleato, poi come avversario di Ezzelino daRomano e di Oberto Pelavicino, di estendere la sua sfera d' del 1260, in cui perse la vita il fratello di Ezzelino, Alberico, con la propria famiglia.
Con Oberto Pelavicino, il D. fu ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...