BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] quota inferiore, dove già per il periodo romano sono testimoniati insediamenti di borghi suburbani. 568-875, scritto verso la fine del sec. 9° da Andrea di B. (Bibl. Civ. A. Mai, bergamasca sono comunque il sarcofago di Alberico Suardi (m. nel 1309) ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] . 68-71).Del palazzo vescovile, anch'esso fatto erigere daAlberico nel 1013, sono ancora leggibili pochi resti, tra cui sur l'architecture lombarde et sur les origines de l'architecture romano-byzantine, 2 voll., Paris 1865-1882; S. Balestra, Lapidi ...
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DESIDERIO da Montecassino
H. Toubert
(o Dauferio)
Abate di Montecassino (1058-1086) all'epoca dell'apogeo del monastero benedettino e poi papa con il nome di Vittore III, D. fu tra coloro che in età [...] rappresentata da personaggi quali Alfano I di Salerno, Costantino l'Africano novus Hippocrates, Alberico di che lo stesso D. venne ben presto coinvolto nell'ambiente riformatore romano (Toubert, 1990; in corso di stampa). Anche l'irradiamento dell ...
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SAN BENEDETTO PO
G. Zanichelli
Centro, in prov. di Mantova, sviluppatosi intorno all'abbazia sorta in origine su un isolotto formatosi nell'alveo del Po alla sua confluenza con il fiume Lirone, ora [...] del monastero (Piva, 1980; 1981). Il successore Alberico (1099-1123), legato a Ugo di Cluny, . 11-21; P. Piva, Giulio Romano, Gregorio Cortese e la chiesa abbaziale di Polirone, in Da Correggio a Giulio Romano. La committenza di Gregorio Cortese, a ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] B. con l'Algarotti e l'influenza esercitata da costui sul suo pensiero estetico. All'Algarotti, non fu difficile che nell'ambiente romano, frequentato, tra gli altri, dal benché ne fosse prefetto il principe Alberico Barbiano di Belgioioso.
Il B. a ...
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FIASELLA, Domenico, detto il Sarzana
Piero Donati
Nacque a Sarzana (La Spezia), ove fu battezzato il 12 ag. 1589, da Giovanni e da Chiara Locatelli. Il padre (1564-1630), appartenente ad una famiglia [...] e per il suo erede Alberico II; a quest'ultimo scrisse è la Predica di s. Antonio da Padova ai pesci (tuttora nella chiesa pp. 111 ss.; A. Drigo, Due tele del primo Seicento romano in una collezione triestina, in Arte in Friuli-Arte a Trieste ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] prodottasi in Italia (e segnatamente nello stato romano) con l'assunzione del potere da parte di Odoacre e dei popoli barbari: alcuni soggetti a Khirbat al-Mafjar, come il magnifico albero con animali e l'eccezionale pannello che raffigura della ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] 297), riferiti anche all'iniziativa di Alberico (Bertelli, 1994).La situazione mutò radicalmente , S. Romano, Roma e il Lazio (Italia romanica, 13), Milano 1992; S. Romano, Eclissi di Roma. Pittura murale a Roma e nel Lazio da Bonifacio VIII a ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] m. riguadagnarono il loro aspetto greco-romano, attraverso il ricorso da parte degli artisti e/o degli De originibus rerum, in PL, CXI, coll. 9-728; Alberico, Allegoriae poeticae seu de veritate ac expositione poeticarum fabularum libri IV, ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] II in S. Croce in Gerusalemme, pala d'altare ordinata daAlberico Melzi, abate superiore del convento. Intorno agli anni 1657-60 Maria del Popolo (uno dei vertici del tardo barocco romano, nel suo magniloquente e sontuoso equilibrio di pittura, ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...