CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] attività fiorite durante il primo soggiorno romano dello scrittore) la libera traduzione da Longo Sofista degli Amori pastorali , si accusava il rivale di aver provocato la morte di Alberico Longo, un oscuro letterato che si era fatto nella polemica ...
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Diplomazia
Sergio Romano
Introduzione
Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme [...] re di Francia, invase la penisola nel 1494. Da allora l'Italia cessò d'essere un centro privilegi e le immunità degli ambasciatori. Alberico Gentili (1552-1608), autore di un effettivo potere nell'ambito del Sacro Romano Impero, la libertà di culto ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] periodo di abbandono, seguito da una fase di anarchia, si dovette attendere l'intervento militare di Alberico II per porre fine all primi secoli del Medioevo nel contesto dei regni romano-barbarici. Nei capitelli risulta particolarmente evidente la ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] B. Croce; fra le due coppie intercorsero fino da allora rapporti di amicizia. Dal 1911 al 1914 delle ultime razzie germaniche nel monastero romano di S. Paolo fuori le il cap. X ("Il particolarismo medievale. Alberico II), riletto alla luce, anche in ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] di reminiscenze del soggiorno romano. Allo scorcio del quinto decennio è da assegnare la statua di era dedicato già lo stesso Perseo, come risulta da uno scambio di lettere che egli ebbe con Alberico Cybo Malaspina, il quale gli scriveva desideroso di ...
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Bernardo di Chiaravalle, santo
Raoul Manselli
Nacque tra l'aprile e l'agosto del 1090, di nobile famiglia borgognona, terzo figlio di Tessellino le Saur, signore di Fontaine (non lontano da Digione) [...] , volevano un pontefice di levatura superiore e libero da legami col mondo romano, e gli altri che, invece, intorno all della primavera del 1145 organizza con i suoi amici, il cardinale Alberico di Ostia e il vescovo Goffredo di Chartres, una vera e ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Verona il 9 sett. 1704 da Chiara Gaetani, bresciana, e da Giambattista, fratello di Francesco. Quest'ultimo si addossò la cura della sua educazione.
Il B. [...] di raccogliere il suo carteggio. Il lavoro da lui fatto sarà utilizzato dall'Alberico. Nel 1738, morto il men che ravvivato l'ambiente culturale romano: era questa l'opinione del Muratori. Gli studi biblici ricevettero da lui nuova linfa. Finalmente ...
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ASTUTI, Guido
Mario Caravale
Nacque a Torino da Pietro e da Emilia Porta il 15 sett. 1910. Studiò diritto nella facoltà giuridica torinese, dove le lezioni di Luigi Einaudi e di Francesco Ruffini lo [...] De iuris interpretibus dialogi sex di Alberico Gentili (edita a Torino) e e sul costituto di debito nel diritto romano (Studi intorno alla promessa di pagamento. Il , 24 marzo 1950; Ciò che resta da vedere nel progetto di riforma agraria, in ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] il testo della Epistola fratris Alberici Cassinensis traendolo da un codice della Biblioteca Alessandrina Martini, Incontro del Leopardi col C., in Orazio, dicembre 1951, p. 78; P. Romano, Il C. e i suoi Diarii, ibid., ottobre 1952, p. 79; S. ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] : al ruolo iniziale di Alberico nella prima in lingua italiana Turandot di G. Puccini (16 nov. 1926, ancora diretto da Serafin, con G. Lauri Volpi e M. Jeritza) amore con Schipa, M. Carosio e il basso romano S. Baccaloni: l'8 maggio apparve al teatro ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...