Una delle più belle e industri città della Lombardia, situata in pittoresca posizione, a 202 m. s. m., all'estremità meridionale del ramo del Lario, che tortuosamente si dirige verso SO., e che, al suo [...] della città di Como non può andare disgiunta da quella dei suoi immediati dintorni, che, sia , a due aperture, secondo l'uso romano, verso l'esterno, e una sola stampò nel 1477 l'Opus statutorum di Alberico de Rosate (un esemplare al British Museum ...
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È uno dei monumenti di Roma di più complessa e agitata storia dall'epoca romana sino ad oggi.
Adriano lo costruì come mausoleo che doveva racchiudere le sue ceneri, e ne suggerì probabilmente le forme [...] da molteplici artisti del Medioevo e dell'Evo moderno, ha origine la denominazione di Castel S. Angelo, data poi al fortilizio nel sec. XI o nel XII.
Nel sec. X Alberico l'appartamento papale che fu decorato da Giulio Romano; e pose le due statue di ...
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Duca e marchese del Friuli, nipote, per parte di madre, di Lodovico il Pio, dopo la detronizzazione di Carlo il Grosso, verso la fine dell'887 e i primi dell'888, ottenne da una dieta, con l'appoggio specialmente [...] , offrì pretesto ai signori capeggiati da Adalberto di Toscana e daAlberico di Camerino di rivoltarglisi contro e G. Romano, Pavia 1907; A. Segre, Note Berengariane, in Archivio Storico Italiano, 1906; S. Pivano, Stato e Chiesa da Berengario I ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] intorno da molti alberi contro il vento fortissimo che viene dal mare e gli alberi funzionano forse anche da parafulmini fu ripresa: nell'inverno dal 4 al 5 l'esercito romano svernò per la prima volta nel territorio germanico, dove finora non ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] ) la regione submediterranea del grano e del granturco (con alberida frutta, viti, gelsi, castagni) e con allevamento del Enrico III a Sutri nel 1046 pone fine allo scisma romano, la successiva elevazione di quattro papi tedeschi, rispondevano alle ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , senza bruschi trapassi, già accennato da Michelangelo e da Giulio Romano, s'inizia il magnifico periodo di Roma. Nel 955, con l'ascensione alla tiara del figlio di Alberico, Ottaviano (Giovanni XII), parve che il titolare del papato riassumesse ...
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(lat. ferrum; fr. fer; sp. hierro; ted. Eisen; ingl. iron). -
chimica (p. 65); Colori (p. 67); Farmacologia (p. 68) Mineralogia: Ferro nativo (p. 68); Minerali di ferro (p. 68); Giacimenti di minerali [...] gradini. La suola del laboratorio è a forma di vasca avente da m. 1,70 ÷ 2 di lunghezza, m. 1,60 in Daremberg e Saglio, Dict. d. antiq. gr. et rom., s. v.; Blümner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., castello d'Issogne, l'albero di melograno sorgente nel ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] da Zenone di Cizio (334-262) e continuato da Cleante (304-233), fu portato al massimo splendore da Crisippo (281-208). Continuò fino al periodo imperiale romano l'indirizzo del tempo anche il diritto con Alberico Gentile (1551-1611) e Ugo Grozio (1583 ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] dalle medesime tendenze e dalla medesima materia da cui si è formata l'annalistica, che con i Draghi. Il nano Alberico, custode del tesoro nel Nibelungenlied, (Die Albreginzer) e di Hamerling (Ahasverhs in Rom); ma i soli momemi che vi hanno vita ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] vasi d'argento offerti in dono alle divinità delle Aquae Apollinares presso Vicarello nel Museo Nazionale Romano, ecc.
Come è attestato da documenti epigrafici, erano abbastanza comuni in età romana, le statue di divinità eseguite in argento. Anche ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...