Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] Latini, compreso fra il basso corso del Tevere e i Colli Albani – e Latium adiectum, quello aggregato alcuni secoli più tardi, sono infatti, come si è visto, in comune col tipo alto-laziale e (tranne l’ultimo) con il romanesco moderno; lo stesso può ...
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DE ROSSI, Michele Stefano
Pietro Corsi
Nacque a Roma il 30 sett. 1834, da Camillo Luigi e Marianna Bruti Liberati. Compì gli studi presso il Collegio Romano, ottenendo il diploma di licenza nel novembre [...] un aes grave all'interno di una roccia vulcanica, scoperta che lo portava ad ipotizzare eruzioni recenti del vulcano laziale di Albano, che aveva dunque sepolto la necropoli in cui egli aveva ritrovato la moneta romana molto tempo dopo la fondazione ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] nella campagna intorno Firenze e sulle rive del lago di Albano. La ricerca continua di nuovi spunti naturalistici raggiunse l'apice amatori e cultori di belle arti, II mostra del Sindacato laziale fascista di belle arti (catal.), Roma 1930, p. 76 ...
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BLOEMEN, Jan Frans van, detto Orizzonte
Andrea Busiri Vici
Figlio di Pieter, nacque ad Anversa il 12 maggio 1662 e fu in pari data battezzato secondo il rito cattolico nella cattedrale di Notre-Dame.
Suoi [...] Ruspoli e come andasse "a posta a Frascati, a Castello, in Albano, alla Riccia, a Gianzano, a Civita Lavinia, a Tivoli... e monumentali fantasiosi), e di un'altra nella collinosa campagna laziale (i due dipinti hanno in comune oltre alle dimensioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini di Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se incertezze permangono sulla storia delle origini di Roma, [...] archeologiche di età arcaica a Roma e in altri centri laziali ha evidenziato in molti casi dei forti elementi di convergenza nel santuario di Giove Laziare (Iuppiter Latiaris) sul monte Albano. Dice l’erudito Gaio Plinio Secondo, meglio noto come ...
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trionfo Istituzione prettamente romana, costituiva il più alto onore riconosciuto a un comandante che, in possesso dell’imperium maius, avesse riportato un’importante vittoria su un nemico. L’aspetto originario [...] . Se il Senato rifiutava a un generale l’onore del t., questi poteva celebrarlo al tempio di Giove Laziale sul monte Albano. Carmi trionfali (lat. carmina triumphalia) Canti con cui i soldati romani usavano accompagnare il t. del loro generale ...
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Pietra che con vari attributi compare in parecchie denominazioni antiche di rocce e minerali. Il l. albanus è roccia piroclastica a leucite, contenente inclusi allotigeni calcarei eterogenei, tipica del [...] Vulcano Laziale (dintorni di Albano) e usata come materiale da costruzione (attualmente è chiamata peperino). Del tutto analogo è il l. gabinus, «pietra di Gabii», sempre del Vulcano Laziale.
L. Lacedaemonis, «pietra di Sparta», è il porfido verde ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] importanza assunse lo Iuppiter Latiaris, venerato sul monte Albano e riguardato come protettore dell'antica lega latina, Alba nella presidenza della Lega, seguitò a prestar culto a Giove Laziale, al quale fu dedicata una solenne festa, che si teneva, ...
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MONETA
Giulio Giannelli
Epiteto della dea romana Giunone (v.). Con questo nome venne spesso designata la dea nel suo aspetto di divinità protettrice della città (poliade), cioè di Regina (Iuno Moneta [...] la festa alle calende di giugno. Dal secondo secolo in poi la dea ebbe un tempio anche sul monte Albano, dove il suo culto fu congiunto con quello di Giove Laziale.
L'identità dell'epiteto di Giunone col nome dato, in seguito, a Roma, alla zecca e al ...
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PEPERINO
Antonio Scherillo
. Si dà il nome di peperino a certi tufi vulcanici in rapporto con magmi potassici, costituiti da un impasto di ceneri, di color grigio, macchiato di nerastro. Contengono [...] di varia costituzione, nonché frammenti di rocce diverse, eruttive e sedimentarie. Spesso sono abbastanza coerenti, e allora si usano come materiale da costruzione. Il più noto peperino si trova nel Vulcano laziale, nei dintorni del Lago di Albano. ...
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