Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] latini; e infatti non li citano più dei grandi poeti mediolatini, soprattutto contemporanei (Ugo Primate, Archipoeta, AlanodiLilla, Filippo il Cancelliere, Walter Map, ecc.). L'imitatio medievale, anche quella derivante dalla cosiddetta 'rinascita ...
Leggi Tutto
GIAMBONI, Bono (Bono di Giambono)
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Firenze prima del 1240 da Giambono di Vecchio, giudice fiorentino, la cui famiglia apparteneva al "popolo" di S. Martino del Vescovo.
Il [...] del Libro (oltre a Prudenzio e Boezio si possono ricordare Claudiano, s. Bernardo, Alano da Lilla) sono stati conosciuti dal G. assai probabilmente per mezzo di testi intermedi, in alcuni casi in volgare.
Filosofia viene a consolare l'autore che ...
Leggi Tutto
ARRIGO da Settimello
Angelo Monteverdi
Poeta latino vissuto a Firenze alla fine del sec. XII. Dal solo poema che di lui si conosce si possono trarre, in mancanza d'altri documenti, le poche notizie [...] rustica origine, degli studi da lui seguiti a Bologna, della sua professione di sacerdote. È un poema, del resto, che ci si presenta come più famosi poeti latini (Gualtiero da Châtillon, Alano da Lilla, Matteo da Vendôme). Si appropria della loro ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] sui novissimi (Raoul de Houdenc) del 200 francese (preceduta dall'Anticlaudianus diAlano da Lilla); quanto reagire vigorosamente e splendidamente contro una invidiosa contestazione di chi negava a priori all'uomo Dante in sta tu viae, dunque ...
Leggi Tutto
LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] Commedia dantesca. Tornato presente a se stesso, il viaggiatore ha la visione di Natura in figura femminile (vv. 191-281; "nella tradizione di Bernardo Silvestre e diAlano da Lilla" [Contini]; secondo lo Jauss, il De planctu Naturae è anzi la "vera ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] 'esso a questo tipo, si tratterà di un individuo meno scorciato, e dunque più antico di quelli conservati. E poiché la parte "naturalistica" (e in particolare quanto deriva da Alano da Lilla), comunque la si interpreti, è affidata fondamentalmente ...
Leggi Tutto
ENRICO da Isernia (Henricus de Isernia)
Hans Martin Schaller
Fu maestro di retorica e dettatore presso le corti di Federico di Wettin a Meissen nel 1269-70 e di re Ottocaro II Přzemysl di Boemia a Praga [...] e manieristico, formatosi in Francia nel XII secolo. Un importante rappresentante di questo stile era Alano da Lilla, spesso imitato da Enrico. Anche i letterati alla corte di Federico II coltivavano questa lingua, ma E. riusci a superare persino ...
Leggi Tutto
JONATA (Gionata), Marino
Philine Helas
Nacque nei primi anni del Quattrocento ad Agnone, in Molise, dove trascorse la maggior parte della sua vita e dove svolse probabilmente l'attività di notaio. Le [...] febbraio 1443 lo J. si trovava a Napoli in occasione dell'ingresso solenne in città di Alfonso V d'Aragona; nel 1450, durante l'anno santo, si recò a così come era stata sviluppata da Alano da Lilla nell'Anticlaudianus. La doppia immagine della ...
Leggi Tutto