locavoro
agg. Che mangia soltanto cibi di provenienza locale.
• Comunque è meglio essere locavori, come gli americani hanno ribattezzato i mangiatori di alimenti del posto: la parola è entrata nel «New [...] 2014, p. 34, Tempi liberi) • Ben centoquaranta chef della rete di accoglienza «Chateaux & Hotels Collection», fondata da [Alain] Ducasse, hanno il proprio orto. Tra di loro si chiamano «locavori». Quando si dispone di verdure così fresche, la ...
Leggi Tutto
gastromania
s. f. (iron.) La passione compulsiva per la preparazione e la degustazione di cibi, pietanze e vini ricercati.
• La «gastromania» dei francesi, secondo «le Figaro», è il segnale di un nuovo [...] » è stata archiviata. La Francia deve riconquistare posizioni nelle classifiche internazionali. Chef stellati come Paul Bocuse, AlainDucasse, Guy Savoy e Joël Robuchon, vengono spesso superati dallo spagnolo Ferran Adrià, dal danese René Redzepi e ...
Leggi Tutto
Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] secolo da Du Bos, Rivière, Brémond, Thibaudet e Alain. Esso si diffonde nella ‛cultura' europea postsimbolista e ormai preparato a grammaticalizzarle. Classico il caso di Isidore Ducasse, comte de Lautréamont, rimasto sconosciuto all'epoca sua ...
Leggi Tutto
tristellato
p. pass. e agg. Segnalato con tre stelle in una guida gastronomica. ◆ L’alta cucina, quando raggiunge livelli assoluti di qualità e genialità, porta sempre con sé un insieme di connotazioni teatrali e coreografiche. La collocazione...