BRUTO, Lucio Giunio (L. Iunius Brutus)
A. Longo
La figura di colui che, avendo liberata Roma dalla tirannide dei Tarquinî ed essendo stato il primo console, assieme a Collatino, fu l'istauratore della [...] dettate da motivi tipologici e psicologici (individui barbuti con espressione dura). Ciò vale anche per il ritratto marmoreo su busto d'alabastro, che si trova al Museo Naz. di Napoli (Guida Ruesch n. 1070); di un uomo dalla barba corta, dal naso ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (v. vol. ii, p. 628)
V. Karageorghis
Neolitico. Per questo periodo non vi sono stati scavi o scoperte, ma un importante contributo è stato offerto dalle [...] a sbalzo, orecchini, anelli, brattee per coprire la bocca; inoltre collane auree, di vaghi di cornalina e di faïence, vasi di alabastro, oggetti d'avorio fra cui una piccola pisside a forma di vasca, e bronzi di ogni genere, armi, strumenti, vasi ...
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FRANZONI, Francesco Antonio
Rosella Carloni
Figlio di Pietro Ottavio, nacque a Carrara il 23 genn. 1734. Si formò presumibilmente presso le maestranze locali, acquistando quell'abilità nella lavorazione [...] di pietà (Museo Chiaramonti).
Il 18 luglio 1804 il Canova scelse una tazza di alabastro del F., copia di quella Braschi, e altri suoi due vasi di alabastro fiorito, modellati su esemplari etruschi, come doni pontifici da recare a Parigi, insieme con ...
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GĪZAH
S. Donadoni
ZAH Non lontana dall'odierno Cairo, è una delle necropoli della antica Memfi. La località è stata scelta dai faraoni della IV dinastia, che vi costruirono le loro piramidi, i loro [...] decorativo del colore con l'impiego di materiali preziosi (il granito rosa delle pareti e dei pilastri, l'alabastro orientale del pavimento): per il resto sono tutte forme geometricamente perfette, senza rilievi, senza iscrizioni. È questo uno ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] e in Arabia lo scisto. In Mesopotamia il gesso era diffuso anche in un tipo non cristallino noto come 'marmo (o alabastro) di Mossul'; la diorite si otteneva dalle aree del Golfo Persico. Le lastre tabulari, un materiale di facile impiego destinato a ...
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FANCELLI, Cosimo
Maria Teresa De Lotto
Nacque a Roma da Carlo e Isabella Ghetti il 1° luglio 1618, nella parrocchia di S. Nicola in Arcione (la data di nascita che si desume dal Pascoli [1736], 1620, [...] palazzo Borghese a Roma. Nel 1672-73 fece i modelli in creta per le fontane del giardino, per alcuni vasi in alabastro realizzati da Giuseppe Azopardo e Nicola Artusi e per delle fontanelle per le stanze del palazzo. La galleria fu decorata con scene ...
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VALOIS
M. Di Fronzo
Dinastia francese che occupò il trono di Francia dal 1328 al 1589.La dinastia ebbe origine da Carlo di V. (m. nel 1325), terzogenito di Filippo III re di Francia, che nel 1285 aveva [...] vero e proprio ritratto.Gli stessi tratti fisionomici si ritrovano in un'altra immagine del re in una scultura d'alabastro che mostra Carlo VI, inginocchiato, presentato da s. Giacomo il Minore: queste statue sono legate a un altro gruppo scultoreo ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] urne marmoree. Lo splendore della policromia e la qualità dei materiali (bianco del Polvazzo, verde Polcevera, rosso di Francia, alabastro e altri marmi pregiati) sono garantiti dai contratti nei quali i F. promettevano "ogni bellezza e perfezione di ...
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SLUTER, Claus
K. Morand
Scultore nato a Haarlem (Olanda) nel 1360 ca. e morto a Digione nel 1406, attivo nell'Europa settentrionale.A capo della bottega di scultori operante al servizio del duca di [...] bottega di S. il materiale per le relative statue. L'alabastro proveniente da Grenoble giunto nel 1391 era destinato agli angeli e pleurants e lo stesso S. nel 1392 acquistò a Parigi l'alabastro per l'effigie del duca e nel 1395 a Malines vetrate ...
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SITULA (situlus, situla, sitla)
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
Denominazione comprendente, nella terminologia archeologica, un vaso metallico, di rado fittile, di forma [...] con spigoli vivi ai giunti.
I materiali usati sono l'oro, l'argento e soprattutto il bronzo, ma non manca almeno un esempio di alabastro (dalla tomba di Cha a Tebe, ora al museo di Torino). È probabile che, almeno in alcuni casi (soprattutto per le S ...
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alabastro
s. m. [dal lat. alabastrum, gr. ἀλάβαστρον]. – 1. Roccia sedimentaria a struttura fibrosa e fibroso-raggiata, compatta, traslucida, a zone concentriche spesso diversamente colorate (dal bianco al giallo-bruno), esistente in due differenti...