Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] gli anni della Gerusalemme liberata, finita nel 1575. Ma già in questo anno si hanno i primi sintomi dell'inquietudine e dell'instabilità di propositi che fu propria di T.: avviò trattative per entrare al servizio di casa Medici, andò a Roma per ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] 'obbligo dei troppo diretti riferimenti tematici, vive già compiutamente nei versi della prima raccolta, nell' anni un'importanza determinante. La morte è il «mistero» di fronte al quale non si può che arretrare impauriti, che provare sgomento come il ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] , ugualmente redditizio nelle speranze del padre e del pari sgradito al figlio. Questi consumò così invano, egli ci dice, circa al seguito del quale forse nel 1348 tornò a Napoli (ma secondo recenti studî in questo anno egli si sarebbe trovato già ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] della neoavanguardia. Ma la vocazione di P., già insofferente dei limiti di un genere letterario, si dell'io), qui la parola della negazione, dell'abiezione, dei margini prossimi al niente: "i segni del desiderio di morire, / le occhiaie del vile, ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] modello il Petrarca, per quanto anche qui - specie nelle elegie in terza rima - sia sensibile l'influsso dei poeti latini. Ma già intorno al 1505 - lasciato in tronco un poema in terza rima su Obizzo d'Este (ne avanza un frammento di 211 versi) - l ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] capitano in congedo e altri racconti, post., 1981), risale al 1918 e anticipa il progetto di un romanzo popolare che per Il Tempo e le opere (post., 1982) e per la già ricordata Meditazione milanese. Altre opere: Il primo libro delle favole (1952); ...
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Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi [...] fu la Francia del Nord. Il Medioevo presenta poi un altro tipo di f.: l’epopea animalesca, che si aggira intorno alla volpe e al lupo (ted. Reinhart e Isengrim), e il cui più cospicuo documento è il Roman de Renard, opera di vari autori della Francia ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] al 1963 diresse la "Biblioteca di letteratura" dell'editore Feltrinelli, pubblicandovi, fra l'altro, Il Gattopardo di G nello stile, nel vol. Il romanzo di Ferrara (1980; già apparso in ed. parziale nel 1974). Tutta la sua produzione narrativa ...
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Scrittore francese (Parigi 1840 - ivi 1902). Affermatosi dapprima come critico d'arte, difese l'impressionismo. Teorico del naturalismo, ne offrì un modello esemplare nella sua opera narrativa: da Teresa [...] " prese coraggiosamente ed energicamente posizione a favore dell'innocente attraverso una serie di articoli culminati nella già citata lettera aperta al presidente della Repubblica pubblicata sull'Aurore del 13 genn. 1898 (nota con il titolo di J ...
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Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] e ricordi pascoliani, palesi nell'attenzione alle cose e al paesaggio agresti), P. si è affermato come narratore attratto e simbolico che ricorda P. Claudel e M. Maeterlinck, già si profilano quelle caratteristiche che saranno poi del narratore: un ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...