Poeta latino (Rudiae, Lecce, 239 a. C. - Roma 169 a. C.). Autore degli Annales, un poema epico in 18 libri, che narrano in ordine cronologico gli avvenimenti della storia di Roma e del Lazio a partire [...] di Scipione Africano e di Scipione Nasica; poi (189) fu al seguito di Marco Fulvio Nobiliore nella spedizione in Etolia, alla presa di esaltazione drammatizzata dell'impresa di Marco Fulvio Nobiliore, già ritenuta una pretesta, ora da alcuni un carme ...
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Poeta lirico latino (n. Verona 84 a. C. circa - m. non prima del 54). Di agiata famiglia, andò a Roma appena indossata la toga virile e fu accolto nell'alta società e nei circoli letterarî più noti. Fu [...] tra C. e Lesbia; certo era cessato nel 55 a. C., ma già prima del 57 la morte del fratello aveva allontanato il poeta dalla sua donna nel c. 66. La polimetria dei carmi di C. risponde al movimento del suo animo, la lingua è viva e familiare con ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da [...] , per la quale C. rinvia a J. J. Virey. Subordinati al sistema nervoso, definito "l'essenza dell'animale" per mezzo del quale della storia naturale: gli animali fossili e la geologia. Già nel 1796, intervenendo in una disputa tra naturalisti relativa ...
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Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] nell'arte tipografica e nel 1730 a Filadelfia era già direttore del massimo stabilimento editoriale di quella città. Da (6 febbr. 1778), che impegnava la Francia a rinunciare al Canada, pur mantenendole il possesso delle Antille; e altri trattati ...
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Scrittore peruviano (n. Arequipa 1936). Voce tra le più significative della letteratura sudamericana, ha raggiunto la notorietà con i romanzi realistici La ciudad y los perros (1963; trad. it. 1967) e [...] , Los jefes (1959), acquistò fama con il già citato La ciudad y los perros, raffigurazione crudamente balcones, 1993; Ojos bonitos, cuadros feos,1996; Odiseo y Penélope, 2007; Al pie del Támesis, 2008) e di saggi (García Márquez: historia de un ...
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Pittori (Hubert: m. Gand 1426; Jan: Maaseik 1390 circa - Bruges 1441). Mentre è controversa l'opera di Hubert, che alcuni studiosi ipotizzano perfino come una personalità di fantasia, ma che nell'iscrizione [...] incarico di eseguire alcune pitture nel palazzo; dal 1425 fu a Lilla al servizio di Filippo il Buono di Borgogna, per il quale compì pure parte di van E., della pittura a olio, invece già conosciuta) si fondono in una visione pittorica di limpidità ...
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Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] contro i pericoli derivanti da una eccessiva fiducia nella scienza. Già nel Commonplace book, raccolta di appunti presi da B. trovava nel mondo una catena di esseri che risale fino al Dio sovrannaturale. B. non mancò di intervenire in numerose ...
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Scrittore svizzero (Zurigo 1819 - ivi 1890). Notevolissima personalità della letteratura svizzera in lingua tedesca, dopo un faticoso esordio divenne uno degli autori in lingua tedesca più popolari; è [...] a recarsi a Monaco nel 1840, e ivi rimase fino al 1842 con l'intento di perfezionarsi in un ambiente meglio disposto di una serie di leggende medievali; indi nel 1877 le già segnalate Züricher Novellen (2 voll.), testimonianza di amore per la ...
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Filosofo tedesco (Landshut 1804 - Rechenberg, Norimberga, 1872). Tra i più influenti critici della religione, elaborò una filosofia umanistica, di ispirazione materialistica, che influì sul giovane K. [...] ; 2) periodo umanistico, fino al 1845; 3) periodo naturalistico dal 1845 fino alla pubblicazione degli ultimi scritti (1866). Il primo periodo comprende, oltre i Gedanken già ricordati, anche opere storiche, come una Geschichte der neuen Philosophie ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] nell'abolizione totale del coro (già nella commedia attica nuova ridotto al minimo), tranne l'eccezione dell' Nevio, abbia tratto questa varietà dal teatro musicale comico etrusco, già diffuso nel mondo latino; questo, a sua volta, si doveva ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...