Pittore (Pratovecchio, Casentino, 1397 - Firenze 1475). P. U. fu della generazione di Masaccio e di Brunelleschi; il rigore prospettico e la potenza plastica delle loro opere impressionarono il suo spirito, [...] con le Storie degli Eremiti nel chiostro di S. Miniato al Monte, sono i deteriorati affreschi (distaccati) nel Chiostro Verde di Karlsruhe o di Quarata (Adorazione del Bambino a Karlsruhe, Adorazione dei Magi, già a S. Bartolomeo a Quarata, Firenze). ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] Antiochia). Gli anni dal 1750 al 1760 furono per G. dei più difficili (nonostante, intorno al 1752, Marco Foscarini lo autore stampate, dapprima anonime, nel 1757). Oltre alle opere già citate, nel 1750 aveva pubblicato il primo volume delle Lettere ...
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Pittore (notizie dal 1459 - m. Venezia 1516), figlio e allievo di Iacopo e fratello, forse minore, di Gentile. È uno dei massimi pittori del Rinascimento. La cronologia delle sue opere - assai numerose [...] nel polittico a lui attribuito di s. Vincenzo Ferreri (Venezia, SS. Giovanni e Paolo), databile al 1464-65: opere in cui, tuttavia, è già ampiamente riconoscibile una personalità incline, oltre alla forma mantegnesca, a esaltare specialmente i valori ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] , e stabilisce per un momento rapporti con Napoleone (dopo il 18 brumaio è nominato tribuno), non risparmia al nuovo dominatore critiche aspre e nel 1803, già escluso dal tribunato, segue la Staël nell'esilio. In esilio scrive (1813) De l'esprit de ...
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Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] (1948), dove poi ha insegnato filosofia della politica fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita Locke e il diritto naturale (1963), Italia civile (1964), il già ricordato Da Hobbes a Marx, Una filosofia militante. Studi su ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] in Piazza Navona (1653-57); la chiesa di S. Ivo alla Sapienza (già nel 1632 si era iniziata la collaborazione del B. alla Sapienza) e ; a Frascati trasformò la Villa Falconieri; a S. Martino al Cimino realizzò, in collaborazione con M. de Rossi, l ...
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Compositore spagnolo (Bilbao 1930 - Madrid 2021). La significativa promozione della musica novecentesca nel proprio Paese (animatore dei gruppi Tiempo y Música e Alea, organizzatore dei concerti delle [...] arts et des lettres; in patria, oltre alla Medalla de Oro al Mérito en las Bellas Artes, gli sono stati conferiti la laurea honoris (1953) rappresenta l'unico esempio di serialismo puro, già superato in Móvil I (1957), basato su procedimenti aleatori ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] con la pace di Presburgo (1805) cedere le regioni già appartenenti alla Serenissima all'imperatore dei Francesi, che ingrandì, monarchia, che diveniva anche formalmente ereditaria, dava risalto al fattore dinastico, per la coesione e l'accentramento ...
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Figlio (n. 955 - m. Roma 983) di Ottone I e di Adelaide. Fronteggiò la rivolta del duca di Baviera Enrico il Litigioso (951-995) e l'invasione della Lorena da parte del re di Francia Lotario (941-986). [...] inoltre nel 976 O. tolse la Marca veronese al duca di Baviera per darla al duca di Carinzia. Enrico, stretti accordi con la imperiale (lo stesso emiro fu ucciso e i Saraceni erano già stati volti in fuga), per il sopraggiungere imprevisto di rinforzi ...
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Figlio (n. 382 a. C. circa - m. Ege 336) di Aminta III; negli anni della pubertà fu ostaggio in Tebe dove poté conoscere a fondo gli ordinamenti militari beotici, allora i migliori della Grecia. Nel 359, [...] dovuto combattere il nemico avito dei Greci, la Persia. Già 10.000 uomini erano passati in Asia quando Filippo fu perspicace sovrano macedone, e forse superiore, sotto molti riguardi, al figlio Alessandro Magno; sotto di lui la Macedonia si era ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...