Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] il suo timore di rendere pubbliche le sue posizioni. Intorno al 1602, G. iniziò a progettare esperimenti con i corpi in a che non gli arrivò a Roma una copia del libro già pubblicato. Con suo sommo stupore esaminando l'imprimatur fiorentino scoprì ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] il 6 apr. 1348. Nel 1330 P. seguì Giacomo Colonna (già suo condiscepolo a Bologna), che era stato creato vescovo di Lombez, della signoria fiorentina, che restituiva a P. i beni confiscati al padre e gli offriva una cattedra nello studio della città. ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] tutto il reale naturale o storico), il quale "è" tale in quanto "non è" già o di fatto, ma "diviene", si fa. Pertanto l'Io - in cui G. la sua tesi di laurea) ai volumi Dal Genovesi al Galluppi (1903), La Filosofia (nella Storia dei generi letterari ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] la manzoniana "misura dell'ideale", poi dall'adesione al verismo zoliano. Portava nel contempo a una chiarezza, critici; nel 1869 il saggio petrarchesco e gli articoli su Dante già citati; nel 1870-71 la Storia della letteratura italiana; nel 1872 ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] ordinato sacerdote il 2 apr. 1899. Entrò nel 1901 al servizio della Santa Sede nella congregazione degli Affari straordinari, (si veda la corrispondenza con F. D. Roosevelt, pubbl. già nel 1947), e ne aveva combattuto l'ideologia (fin dal ...
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Uomo politico e pensatore (Ales, Cagliari, 1891 - Roma 1937). Membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo (1919), fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista (1923). Divenuto segretario del Partito [...] Ordine Nuovo ebbero l'approvazione di Lenin e nello scontro interno al PSI G. si avvicinò all'ala astensionista guidata da A nel 1924 era stato anche eletto deputato) e avendo fondato già a gennaio dello stesso anno il quotidiano politico l'Unità come ...
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Giovanni de' Medici (Firenze 1475 - Roma 1521), secondogenito di Lorenzo il Magnifico; destinato alla carriera ecclesiastica, si laureò a Pisa in diritto canonico, avendo già ottenuto fin dalla fanciullezza [...] poi nell'esercito spagnolo-pontificio, poté validamente contribuire al ritorno dei Medici a Firenze. Eletto papa l' preoccupata di assicurare gli interessi della sua casa, per cui diede al nipote Lorenzo il ducato d'Urbino (1516), riunito allo stato ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] gli appalti passassero all'amminitrazione diretta del governo. Al centro della Società dei Pugni, amministratore e redattore della sua vita occupò numerosi uffici pubblici: dopo quelli già ricordati a proposito delle ferme, fu vicepresidente (1772) ...
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Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] bene) il francese; imparò anche a scrivere, ma assai male (già celebre preferiva firmare con un segno di croce). La sua giovinezza, i nemici, i ladri e i masnadieri; non devono resistere al male: se qualcuno li percuote sulla guancia, gli porgano l ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] particolare di Aristotele, o rivide sui testi greci le traduzioni già esistenti. Nel 1269 fu a Parigi e nel 1270 si e intende, e questo principio (l'anima) si unisce immediatamente al corpo come sua forma, senza intermediarî. È lo sviluppo coerente ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...