Nome di varie sante e beate.
1. Agnese, santa; vergine romana, martire di epoca incerta, venerata già nei primi decenniî del sec. 4º, della seconda metà del quale è la celebre epigrafe metrica di papa [...] n A. fu sepolta in un cimitero sulla via Nomentana (noto al Bosio e riscoperto nel 1865-66), a 2 km circa dalla di S. Maria Novella, di cui fu superiora fino alla morte. Già venerata come santa, anche da s. Caterina da Siena, fu canonizzata ...
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Nome di alcuni santi e beati: 1. Domenico di Guzmán, santo. Fondatore dell'ordine dei Domenicani (Caleruega, Vecchia Castiglia, 1170 - Bologna 1221). Studiò filosofia e teologia nell'università di Palencia [...] capitolo dei canonici di Osma. Col priore Diego de Azevedo, già vescovo di Osma (1201), D. nel 1203, dopo aver presso Scandriglia (986) fondò un primo monastero (S. Salvatore), al quale seguirono molti altri nella Sabina, nell'Abruzzo, nel Lazio; ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] ) e per le feste di Fauna o Bona Dea (1° maggio). A Sparta era famosa la f. dei giovani davanti al simulacro d’Artemide Ortia.
Già prevista da regole monastiche e attuata da asceti, la pratica dell’ autoflagellazione, intesa come pena o come mezzo di ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] panegirici, vino ecc. Ulteriore novità fu l’inserimento, al termine della muwashshaḥa, della khargia, versi composti in arabo
La liturgia mozarabica (detta anche visigotica o ispanica) era già in uso in tutta la Spagna prima della conquista araba ...
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Teologo svizzero (Sursee, Svizzera, 1928 - Tubinga 2021). Il suo nome è legato all'impegno ecumenico e agli studi sull'ecclesiologia biblica, ma anche allo sviluppo della cooperazione tra le religioni [...] all'univ. di Tubinga (dal 1960), partecipò come perito al concilio Vaticano II. Nel 1979, per alcune sue posizioni . 1978); Ewiges Leben? (1982; trad. it. 1982). Con il già citato Christentum und Weltreligionen (1984; trad. it. 1986) e Christentum und ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] riferimento ironico alla foggia dei capelli alla nazarena seguita da questi pittori e con allusione alla conversione al cattolicesimo di alcuni di essi; ma già nel 1817 J.W. von Goethe aveva usato questo termine per la pittura religiosa e patriottica ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] alla morte di Nettario, fu dall'imperatore Arcadio chiamato al patriarcato di Costantinopoli, per consiglio del potente ministro Eutropio. poi lo stesso Eutropio. La sua nomina aveva già scontentato Teofilo d'Alessandria; le misure prese nel ...
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Cardinale e statista (Pescina, L'Aquila, 1602 - Vincennes 1661). Figlio di un funzionario dell'amministrazione dei feudi di Filippo Colonna, passò la giovinezza a Roma (allievo dei gesuiti) e nel 1619 [...] il potere. La sua sostanza, calcolata a 125 milioni di lire oro, che M. aveva già donato al re, andò divisa fra i nipoti Mancini e Martinozzi; ma in gran parte toccò al duca di Meilleraye, marito di Ortensia Mancini, che assunse il titolo di duca di ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] esseri come radice e attualità della loro esistenza hanno sollevato molte polemiche già tra i contemporanei che trovavano il linguaggio di E. notevolmente estraneo al linguaggio scolastico e non intendevano la prospettiva neoplatonica che ne regge il ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] e si raffigura sedente sul t., segno di potenza e di maestà.
Già nei poemi omerici il t. è assegnato a Zeus, e dalle fonti legno, scolpito e probabilmente dorato, con intarsi e applicazioni.
Al culto e alla divinazione dei defunti sono dovuti i t. ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...