Il quinto libro del Nuovo Testamento, dopo i Vangeli. Dopo la dedica a Teofilo e il racconto dell’ascensione di Cristo, narra la vita della Chiesa di Gerusalemme (capitoli 1-5), le prime missioni (6-12), [...] due libri, il primo dei quali è il terzo vangelo. L’autore sarebbe Luca, medico e compagno di Paolo, al quale gli Atti sono attribuiti già dal Canone muratoriano (fine sec. 2°). Dal 4° sec. il libro è letto nella liturgia eucaristica durante il tempo ...
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Escissione totale o parziale del prepuzio. È pratica diffusa fra gli aborigeni dell’Australia e della Melanesia, fra gli Indonesiani, in molti gruppi etnici dell’Africa. Era nota anche nell’Egitto faraonico. [...] modificandone in parte modalità e riti là dove era già preesistente all’Islam. In generale, sembra probabile che dei giovani. Solo in Africa orientale alcune società (Konso, Kerre, Gheleba) la praticano al termine del periodo procreativo dell’uomo. ...
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Comune della prov. di Trapani (fino al 1934 Monte San Giuliano; 47,3 km2 con 28.642 ab. nel 2008), situato a 750 m s.l.m. sulla vetta del monte omonimo.
Storia
Città degli Elimi, E. fu occupata nel 6° [...] sec. a.C. dai Cartaginesi, che la controllarono fino al 241 a.C.; già da allora era stata abbandonata dagli abitanti, trasferitisi a Drepanum (centro portuale di E.). Mantenne invece la sua importanza il santuario di una divinità locale della natura, ...
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Domenicano (Firenze 1357 - Buda 1419), figlio di Domenico Banchini. Lettore di teologia a Venezia dal 1388, fu bandito nel 1399 per aver favorito una processione di penitenti "Bianchi", contro il volere [...] e si trasferì a Firenze, dove fu, tra l'altro, lettore di Sacra Scrittura (1403). Vicario generale dell'Ordine già dal 1393 e fino al 1399, attese con gran zelo alla riforma dei conventi domenicani. Arcivescovo di Ragusa nel 1407, cardinale nel 1408 ...
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(gr. βασιλεύς) Nome (di etimo molto discusso, probabilmente non indoeuropeo) che nell’antica Grecia designava il re; esso è stato identificato con la forma micenea pasireu che nel 13° sec. a.C. designava [...] tuttavia un signore sottoposto al re vero e proprio (wanaka). Nondimeno il termine b. finì con il prevalere (già in Omero) per designare il monarca, istituto i cui poteri furono delimitati e assorbiti dalle aristocrazie, a partire dall’inizio del 1° ...
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Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in [...] e il riposo dal lavoro definiscono la santificazione della domenica. Nell’attuale disciplina (can. 1244-49) le d. sono feste di precetto. I sacerdoti sono tenuti a celebrare la messa e i fedeli a soddisfare al precetto positivo nei modi indicati. ...
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Scrittore e mistico bizantino (Galatai, Paflagonia, 949 circa - Palukiton 1022). Formatosi a Costantinopoli, entrò (977) nel monastero di Studion; trasferito (978) nel monastero di San Mamas, vi fu ordinato [...] la sua morte, e subì un ulteriore impulso dalla fine del sec. 18º, quando la commemorazione di S. fu spostata dal 12 marzo al 12 ottobre. La dottrina di S. insiste sull'esperienza sensibile della grazia, la possibilità della contemplazione divina ...
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Martire che, secondo la Passio dei ss. Mario e Marta, di dubbia storicità, sarebbe stato decapitato a Roma, al tempo dell'imperatore Claudio il Gotico (268-270). Il corpo, gettato nel Tevere e approdato [...] Isola Tiberina, venne raccolto dai persiani Mario e Marta che già avevano conosciuto Q. in un carcere di Trastevere, e A seguito di questi eventi furono composti gli Atti di Q., che comprendono anche una raccolta dei miracoli attribuiti al martire. ...
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Vescovo e scrittore gallo-romano (n. Lione fra il 430 e il 433 - m. 487 circa). Di nobile famiglia, genero dell'imperatore Avito, prefetto di Roma (468), rientrato nelle Gallie fu eletto (470 circa), per [...] poema ad Eurico vittorioso). Come scrittore è tipico esponente della cultura e della civiltà della Gallia romanizzata, ove al sentimento della romanità già si uniscono elementi "barbarici". Gli scritti di S. (24 carmi in esametri, distici elegiaci ed ...
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(gr. ῾Ερμαϕρόδιτος) Nella mitologia greca, secondo la versione trasmessa da Ovidio (Met. III, 341 seg.; IV, 288 seg.), figlio di Ermete e di Afrodite; bellissimo, fece innamorare la ninfa della fonte Salmace [...] femminile. Nella stessa versione si dice che il suo aspetto già prima congiungeva i tratti paterni e materni e che aveva percorso l’Asia Minore ammirandosi in tutti gli specchi sorgivi: ma al contrario di Narciso, innamoratosi di sé stesso, E., pur ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...