Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] in tenera età, M. crebbe in condizioni disagiate fino al matrimonio con la ricca vedova Khadīgia. Dal politeismo patrio delle classi dirigenti, come già detto dovuta per lo più a motivi sociali ed economici, rese la vita difficile al profeta e ai suoi ...
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Nome di numerosi santi, fra i quali: 1. Filippo apostolo. - È costantemente il quinto, dopo le due coppie di fratelli, Simon Pietro-Andrea e Giacomo-Giovanni. Solo il IV Vangelo dà notizie di lui: nativo [...] figure più eminenti della riforma cattolica in Italia. Giovinetto, già noto per vivacità e bontà ("Pippo buono") e devoto ma attratto dalla vita religiosa si recò a Roma (intorno al 1533) ove si dedicò all'educazione dei figli del concittadino ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] A. ci si presenta storicamente come divinità del tutto greca.
Intorno al luogo di nascita di A. molte città che erano sedi di nella medicina e nella catartica (per quest’ultimo aspetto A., già in Omero Φοῖβος «puro», è per eccellenza l᾿ἀλεξίκακος l’« ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] cui si hanno frammenti nel Digesto. T. fu anche probabilmente a Roma (ma si ignora quando e quante volte). La conversione al cristianesimo fu rapida e definitiva; da allora T. fu il più duro e pugnace combattente per la nuova fede, a vantaggio della ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] , di studenti e maestri, come il c. esistente a Parigi già nel 1180, quello celeberrimo fondato nel 1257 da R. de Sorbon e quella che affermava la superiorità del c. rispetto al pontefice (cosiddetta tesi del conciliarismo).
C. sindacale È ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] Chiesa anglicana e a quanti li seguirono in questo atteggiamento fino al Toleration act (1688).
In Polonia, a partire dalla dieta del legge introduttiva del divorzio (1974). In via generale, già verso la fine degli anni 1970 l’espressione cattolici ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] costoro morto sulla croce, liberò anche tutti quelli che già all'Inferno pativano la pena del Dio della materia. suoi principi, di ogni influenza ebraica e dando rilievo specialmente al Vangelo secondo s. Luca e alle Epistole paoline. La conoscenza ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] , patriarca di Antiochia dal 599 (m. 610), detto il Giovine, succeduto al precedente; anch'egli amico di S. Gregorio Magno, di cui si sa , l'attività letteraria di esegeta e polemista, già seguace dell'aristotelismo, e autore della Guida (ὁδηγός ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] tenne a lungo (1909-26) la cattedra di storia delle religioni al Collège de France (nel 1924-27 anche all'École pratique des notre temps (1931; trad. it., 2 voll., 1961-62; nel 1913 aveva già pubblicato delle note autobiografiche: Choses passées). ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] alunno Luigi di Borgogna, creduto destinato al trono, l'ideale del re sottomesso di notevole interesse: l'importanza attribuita al gioco, e in genere alle attività la copiosa corrispondenza (celebre la lettera al duca di Chevreuse per la morte, 1712 ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...