Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] e ricordi pascoliani, palesi nell'attenzione alle cose e al paesaggio agresti), P. si è affermato come narratore attratto e simbolico che ricorda P. Claudel e M. Maeterlinck, già si profilano quelle caratteristiche che saranno poi del narratore: un ...
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Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] opere
Già accademico d'Italia, dal 1947 socio naz. dei Lincei. Tra i fondatori della Ronda, collaborò al Corriere Gioacchino Rossini, 1941; Nel fiume della storia, 1959, ecc.). Al centro ideale e cronologico di questa produzione sta l'ampia trilogia ...
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Uomo politico italiano (Caltagirone 1871 - Roma 1959). Sacerdote (dal 1894), convinto assertore della necessità di coerenza per i credenti tra vita religiosa e impegno politico, attento analista dei rapporti [...] ambienti della democrazia cristiana. Tornato a Caltagirone, dove già nel 1897 aveva fondato il giornale La Croce di assunse la carica di segretario. Contrario alla partecipazione dei popolari al governo Mussolini (ott. 1922), nel congresso di Torino ( ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] né toscana, ma una lingua comune a tutta Italia, già esistente nel fondo dei vari dialetti. Scrisse, tra l'altro che lo inviò in varie legazioni a Venezia e lo condusse con sé al congresso di Bologna. Carlo V lo creò conte palatino. Visse il resto ...
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Famiglia genovese, il ramo più importante della numerosa stirpe dei conti di Lavagna. Tra i suoi primi esponenti, fu Ugo (sec. 12º-13º), che si chiamò Fliscus, da cui il nome della famiglia. L'assunzione [...] al pontificato (1243) di Sinibaldo, col nome di Innocenzo IV, portò i F., già di parte imperiale, a schierarsi contro Federico II e i ghibellini: nella lotta si distinsero i figli di Tedisio, Ugo e soprattutto Alberto, capo dell'esercito pontificio, ...
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Architetto e scultore (Venezia 1598 - ivi 1682). Fu il massimo architetto di uno stile, il barocco veneziano, caratterizzato non dalla modellazione di masse e chiaroscuro, ma dalla successione di quinte [...] prime commissioni come architetto intorno al 1620. Fu architetto di Stato di Venezia dal 1640 al 1682.
Opere
La sua . Canciano (prob. 1630), Belloni-Battagià e soprattutto i già citati palazzi Pesaro e Rezzonico, possenti costruzioni in cui predomina ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] Tarlati nel 1320, dove l'influenza di Giotto è già superata in una personale interpretazione (notevole la scena dell' per l'altare di s. Savino nel duomo di Siena, ora al Museo dell'opera del duomo, in cui è possibile notare un riavvicinamento ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] G. Rossini e H. Heine). A Puteaux (1834), con meditata lentezza compose i Puritani, su libretto di C. Pepoli, rappresentata al Théâtre italien di Parigi nel 1835, con esito trionfale. Otto mesi dopo B. moriva. Arte più lirica che drammatica, quella ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] le opere successive: Malone meurt (1951), L'innommable (1953), Nouvelles et textes pour rien (1955); contemporaneamente B. dava al teatro la già citata En attendant Godot , poi nel 1957 Fin de partie e Acte sans paroles, che lo ponevano subito tra i ...
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Figlio (castello di Limburg, Brisgovia, 1218 - Spira 1291) di Alberto IV il Saggio, conte di Asburgo (dal 1239), sostenne Federico II contro il papato, ottenendo compensi territoriali. Eletto (1273) re [...] da essi ebbe in feudo San Blasio e la Foresta Nera; aveva già ereditato (1239) dal padre la contea di Asburgo. Mediante il suo figli Alberto I e Rodolfo II, e della Carinzia (1286) al conte Mainardo del Tirolo, suo fautore. La politica di R. ...
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sinistra al caviale
loc. s.le f. (iron.) La sinistra come classe intellettuale dominante, che ama concedersi un tenore di vita elevato, in contrasto con le ideologie che professa. ◆ [Piero Ottone] È uno dei simboli della «sinistra al caviale»,...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...