nequizia /ne'kwitsja/ s. f. [dal lat. nequitia, der. di nequam, agg. indecl., "dappoco, tristo, dissoluto"], lett. - 1. [propensione al male e offesa all'equilibrio che la giustizia esige: n. d'animo; [...] non si puote Torcer già mai ad alcuna n. (Dante)] ≈ cattiveria, crudelta, iniquità, malvagità, (ant.) nequità, (ant.) nequitanza, perfidia, perversità, scelleratezza. ↔ benignità, bontà, giustizia, onestà, umanità. 2. [azione malvagia] ≈ cattiveria, ...
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sporco /'spɔrko/ [lat. spurcus; la -o- tonica aperta deriva dall'accostamento paretimologico a porco] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. a. [che è privo di pulizia, con riferimento a parti del corpo, indumenti, [...] netto, pulito, terso. b. (estens.) [di oggetto, che è già stato adoperato da qualcuno e sim.: è s. questo bicchiere?; un nastro castigato, casto, (lett.) costumato, pulito, puro. ■ s. m., solo al sing. 1. a. [l'essere privo di pulizia] ≈ e ↔ [→ ...
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stigio /'stidʒo/ agg. [dal lat. Stygius, der. di Styx Stygis] (pl. f. -gie), lett. - 1. (mitol.) a. [dello Stige, il fiume dell'oltretomba della religione e della mitologia greco-latina: la palude s.; [...] fino al labro sta nelle onde s. Tantalo (A. Poliziano)]. b. (estens.) [del mondo degli inferi: la rupe onde alla e sim., che ha una tonalità e un aspetto minacciosi: il cielo, già stato ridente e chiaro, ... vede spesso chiudersi di nuvoli s. (G. ...
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riciclare v. tr. [der. di ciclo¹, col pref. ri-]. - 1. [utilizzare nuovamente materiali di scarto o di rifiuto di precedenti processi produttivi: r. la carta inviata al macero] ≈ recuperare, reimpiegare, [...] in circolazione, anche scherz.: r. il denaro accumulato con il contrabbando; r. un regalo] ≈ reimpiegare, (scherz.) rivendere, riutilizzare. b. [dire o scrivere, in nuova forma, cose già dette o scritte] ≈ (spreg.) rifriggere, rimasticare. [⍈ USARE] ...
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ricuperare (o recuperare) v. tr. [dal lat. recuperare, affine a capĕre "prendere"] (io ricùpero, o recùpero, ecc.). - 1. a. [tornare in possesso di qualcosa che era già proprio, anche fig.: gran parte [...] ] ≈ riacquistare, riottenere, riprendere. ↔ riperdere. b. [raccogliere in mare: r. un relitto] ≈ ripescare. 2. (fig.) a. [con riferimento al tempo, a uno svantaggio e sim., riprendere ciò che si era perso: r. il ritardo] ≈ riacquistare, riassorbire ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] di «non dare peso a qualcosa» (io non porto rancore: ho già dimenticato la tua risposta sgarbata), e ha come sinon. molto com. l processo del dimenticare. È disponibile oblio, che si usa soltanto al sing., ma è sentito come lett. e quindi usato solo ...
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ordinare [dal lat. ordinare "mettere in ordine, dare assetto", der. di ordo -dĭnis "ordine"] (io órdino, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [disporre in ordine un insieme di oggetti, di elementi, ecc.: o. i libri, [...] . ⇓ decretare. b. [dare una prescrizione medica: o. una cura al paziente] ≈ prescrivere. 4. (comm.) a. [dare commissione a un o bere, anche assol.: o. il primo; i signori hanno già ordinato?] ≈ chiedere. 5. a. [accompagnato da compl. predicativo ...
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suo [lat. sŭus]. - ■ agg. 1. a. [di lui, di lei: lo ha scritto di s. pugno] ≈ proprio. ↔ altrui. ‖ diverso. b. [che va bene in quel determinato momento, situazione e sim., spec. nella locuz. prep. a suo [...] pron. [quello di lui o di lei, in riferimento a un nome già espresso: il mio intervento è meno atteso del s.] ● Espressioni: fam sua parte; di suo ≈ di per sé. ■ s. m., solo al sing. [ciò che si possiede: a Perugia tornossi, avendo il s. investito ...
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infatti cong. [grafia unita di in fatti, pl. di fatto²]. - 1. [introduce una prop. coordinata in cui si afferma qualche cosa che conferma o giustifica quanto detto precedentemente, anche iron.: mi sento [...] troppo; m'aveva promesso di tornare: i. non s'è più visto] ≈ difatti, effettivamente, in effetti, (lett.) invero. ↔ al contrario, invece, viceversa. 2. [nelle risposte o nelle repliche, per confermare: "Sapevo che non sarebbe venuto" "I.!"] ≈ appunto ...
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disegno /di'seɲo/ s. m. [der. di disegnare]. - 1. a. [rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell'immaginazione: d. a colori] ≈ [con tratti rapidi] schizzo. ● Espressioni: disegno animato ≈ [...] il d.] ≈ ‖ grafica. 2. (fig.) a. [rappresentazione schematica di un'opera letteraria e sim.: ho già in mente il d. del romanzo] ≈ abbozzo, schema, traccia. b. [spec. al plur., ciò che ci si propone di fare: avevo fatto tanti d. su di lui] ≈ (lett ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...