Organizzazione terroristica fondata sul finire degli anni Ottanta del 20° sec. dal miliardario saudita O. Bin Laden per promuovere la guerriglia islamica contro l'occupazione sovietica dell'Afghanistan. [...] Bin Laden avvenuta il 1° maggio 2011 a seguito di un'azione delle forze militari statunitensi, la leadership dell'organizzazione è passata ad Ayman al-Ẓawāhirī (1951-2022), suo cofondatore e braccio destro di Bin Laden, subentrandogli dal 2022 Saif ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida dopo bin Laden
A dieci anni dall’11 settembre 2001 molte sfide attendono al-Qaida. Perso il suo fondatore, Osama bin Laden, quel poco che resta dell’organizzazione centrale deve [...] le spalle, dovrà preservare il patto con i talebani afghani e pachistani. Senza la copertura di questi complici preziosi al-Qaida rischia di perdere santuario e protezioni. Due requisiti per mantenere il minimo di operatività. Un asse contro il quale ...
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di Andrea Plebani
Gli eventi dell’11 settembre hanno segnato profondamente gli equilibri del Ventunesimo secolo, proiettando la minaccia jihadista – o meglio, la rivisitazione moderna del jihad armato [...] il suo nucleo dirigente non poteva più assolvere pienamente ai propri compiti. È in questo contesto che nacquero al-Qaida nella Penisola Arabica (Aqap), al-Qaida nel Maghreb islamico (Aqim) e quella che per lungo tempo è stata la sezione qaidista di ...
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di Andrea Plebani
Al-Qaida ha sempre operato su molteplici livelli e ha unito caratteristiche proprie di un’organizzazione fortemente strutturata (quantomeno sino alla caduta del santuario afghano seguita [...] con successo già ai tempi di Osama Bin Laden, ha subito una significativa accelerazione con l’avvento di Ayman al-Zawahiri alla guida di al-Qaida tra il maggio e il giugno del 2011. Durante la tenure del primo emiro, il processo di affiliazione all ...
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(al-Shabāb, Ḥarakat al-Shabāb al-Mujāhidīn) Fronte islamista radicale somalo (in arabo "La gioventù"), affiliato ad al-Qaida e formatosi come frangia armata delle Corti islamiche che nel 2004 avevano avviato [...] nonostante l’intervento della missione di pace africana AMISOM che è riuscita a sottrarre grandi parti di territorio al controllo delle truppe di al-Shaabab, già fiaccate dagli effetti della carestia che nel 2011 ha colpito il Corno d’Africa e dagli ...
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al-Adel, Saif. - Fondamentalista egiziano (n. Egitto 1960?). Scarsi e talora contradditori i dati anagrafici del terrorista, il cui vero nome sarebbe Mohammed Salah al-Din Zaidan, ma che è identificato [...] -Madani e Muhamad Ibrahim Makkawi. Ex tenente colonnello delle forze speciali egiziane, militante dagli anni Novanta nelle fila di al-Qaida e principale collaboratore di Osama bin Laden, della cui sicurezza personale è stato a capo, dal 2001 è tra i ...
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Stato dell’Asia, all’estremità sud-occidentale della Penisola Arabica. Confina a N con l’Arabia Saudita e a E con il sultanato dell’Oman. Di pertinenza dello Yemen è l’isola di Socotra, all’imboccatura [...] rilievi digradano dolcemente verso NE, immergendosi nel grande deserto di ar-Rub al-Khali. L’area si segnala per la forte sismicità e, nella sua , ancora occupate dalle milizie islamiche legate ad alQaida o da secessionisti sunniti e sciiti. Il ...
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Espressione generica con la quale si fa riferimento alle rivoluzioni e all’ondata di proteste che hanno attraversato i regimi arabi nel corso del 2011.
TUNISIA
L’inizio della rivolta viene simbolicamente [...] altezza del difficile compito di contenere la crescita di Al-Qaida e delle numerose sigle del terrorismo islamico, e in Libia e nello Yemen l’esercito si è diviso tra la fedeltà al regime e l’adesione alla rivolta; in Siria, infine, tutte le forze ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] sua fusione con il gruppo iracheno dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), stabilitosi nel 2006 come successore di al-Qaida in Iraq e poi allargatosi alla Siria con la guerra civile: a dare la notizia fu il leader dell’ISIS Abu Bakr ...
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Organizzazione islamica di stampo jihadista, attiva soprattutto tra l'Iraq e la Siria, precedentemente noto come Isis (Stato islamico dell'Iraq e della Siria) o Isil (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). [...] Affermatasi nel 2006 con il nome di Stato islamico dell'Iraq (Isi) come successore del gruppo al-Qaida in Iraq (Aqi) nato in seguito alla guerra in Iraq del 2003. Dopo lo scoppio della guerra civile siriana (2011-15), il gruppo si è diffuso anche in ...
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AlQaidiano
(al-qaediano) s. m. e agg. Sostenitore o fiancheggiatore dell’organizzazione terroristica Al Qaeda; di Al Qaeda. ◆ L’abilità di [Henry] Porter è notevole: è una sorta di giocoliere che lancia in aria una dozzina di palle e le fa...
alqaedista
(al qaidista, alquaidista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene o fiancheggia l’organizzazione terroristica Al Qaeda. ◆ Purtroppo Kabul non è tutto l’Afganistan, nel cui interno alquaidisti e talebani irriducibili si sono dileguati...