Nome, usato in agraria, di Ornithopus sativus, erba annua della famiglia Leguminose della regione mediterranea occidentale, coltivata in certi paesi dell’Europa come foraggio; è importante perché prospera [...] anche su terreni sabbiosi e aridi ...
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virilità agraria Stadio di sviluppo di un albero caratterizzato dalla produzione di fiori e quindi di frutti. biologia Età biologica dell’uomo il cui sviluppo fisico e psichico è completamente ultimato, [...] con particolare riferimento ai caratteri sessuali, primari e secondari, propri del sesso maschile ...
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sterilità agraria Condizione del terreno coltivato la cui produzione riesce scarsa o nulla. Può essere dovuta all’eccesso di uno dei costituenti principali del suolo (argilla, sabbia, materia organica), [...] come pure a un eccesso di sali solubili (nitrati ecc.), che rendono troppo concentrata la soluzione circolante. Quando la coltivazione si ripete lungamente senza concimazione, la s. è dovuta all’esaurimento ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] cultivar, che si riferisce a un’entità subordinata alla specie; con ciò fu abolito per le piante coltivate il termine v. (e razza); le cultivar non devono avere nomi latini, come li hanno le v. di piante ...
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agraria Tecnica di parziale sterilizzazione del terreno, che utilizza l’energia solare, detta anche pacciamatura riscaldante. Si attua coprendo il terreno, grazie alla copertura del terreno con un film [...] plastico trasparente steso da apposite macchine. Per la sua efficacia le condizioni ottimali di utilizzazione sono: elevata temperatura, intensa radiazione solare e almeno quattro settimane di copertura, ...
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Agraria
In arboricoltura, forma di allevamento di una pianta fruttifera, che consiste nel solo fusto rivestito esclusivamente di rami a frutto; i c. sono orizzontali, obliqui o verticali, a seconda della [...] direzione che si dà al fusto e delle specie coltivate; il c. orizzontale conviene per il melo o la vite, quello verticale per il pero ecc. Quest’ultimo consente di ottenere in breve tempo spalliere e controspalliere ...
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agraria In arboricoltura, operazione di potatura molto forte che si esegue su piante deperite (per invecchiamento o per azioni ambientali sfavorevoli) asportando numerosi rami o addirittura tutti i rami, [...] per ottenere cacciate robuste. Alla potatura vanno associate altre pratiche colturali, come concimazioni, diligente lavorazione del terreno, efficace prevenzione dei danni che possono provocare parassiti ...
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Naturalista (Firenze 1785 - ivi 1856), figlio del medico Ottaviano; prof. di agraria e direttore del Giardino botanico di Firenze (dal 1830). Scrisse opere di agraria, botanica, botanica farmaceutica. ...
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Botanico italiano (Bagnone 1852 - Modena 1907), per molti anni (1887-1907) direttore della Stazione agraria di Modena. Si occupò di patologia vegetale e di botanica agraria. ...
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Botanico italiano (Ferrara 1846 - Pavia 1919); ingegnere, si dedicò presto agli studî d'agraria e di botanica. Prof. (1883) di botanica all'università di Pavia e direttore del laboratorio crittogamico, [...] di cui fece un centro internazionale di studî di fisiopatologia; socio nazionale dei Lincei (1896). Allievo di G. Kraus e di H. A. De Bary, diede agli studî botanici l'indirizzo anatomo-fisiologico ...
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agraria
agrària s. f. [dall’agg. agrario]. – Complesso di scienze e di pratiche applicate alla coltivazione della terra; anche come facoltà universitaria, che raggruppa tutte le discipline propedeutiche (più spiccatamente scientifiche) e speciali...
agrario
agràrio agg. e s. m. [dal lat. agrarius agg., der. di ager agri «campo»]. – 1. agg. Che riguarda la coltivazione dei campi (talora usato anche come sinon. di agricolo): scuola a., istituto a., scuola, istituto di agraria; perito a.,...