Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] aiuto di Michele. Ai primi di luglio, il podestà veneziano Gradenigo si allontanò con le sue navi e con alcune schiere franche superati con Agostino. Il problema della grazia, che per la religiosità occidentale è centrale da S. Agostino sino, può ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] 'Aragona, con Filippo il Bello, con Carlo d'Angiò, col doge Gradenigo, con i papi Celestino V, Bonifacio VIII e Clemente V. Nelle unendo insieme Boccaccio (Degenealogiis deorum), Lattanzio e S. Agostino. Joan Roiç de Corella (1430-1500), attingendo a ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] in Venezia e il Levante fino al secolo XV, a cura di Agostino Pertusi, I/2, Firenze 1973, pp. 687-704.
15. . 473-505).
301. Due tra i podestà padovani di fine Trecento, Iacopo Gradenigo e Antonio Bembo (cf. qui sotto, n. 304), sono attivi anche a ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] platonico Dionigi.
Presto ebbe inizio l'attività pubblica: savio di Terraferma nel 1482 secondo il Degli Agostini, che sembra seguire le Memorie di Pietro Gradenigo (ma è notizia che non trova per ora conferma nei documenti coevi), il 18 sett. 1483 ...
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