ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] nella quarta i Dottori della Chiesa (S. Gregorio, S. Agostino, S. Ambrogio, S. Girolamo) siedono allo scrittoio. , Milano 1959, p. 235 ss.; F. Bologna, Ciò che resta di un capolavoro giovanile diDuccio, Paragone 11, 1960, 125, pp. 3-31, M. Meiss, ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] attribuita al Maestro della Madonna di S. Agostino, dal nome della chiesa perugina di provenienza. Alla sinistra del diDucciodi Buoninsegna, detto appunto il Maestro di Città di Castello, dipinse per S. Domenico una monumentale Maestà (Città di ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] Pietro di Benevento. La scelta di aderire alla Regola di s. Agostino, integrata con le Consuetudini di Prémontré, maggiore di S. Domenico e forse sostituita, entro l'anno del Capitolo generale del 1306 (Cannon, 1980), dal polittico diDuccio (Siena ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] c.d. chiese-fienile. Dal 1264 è documentata la chiesa di S. Agostino (già S. Lucia), ad aula unica, cappella maggiore con grandissima nel manto della Vergine ricorda la Madonna Rucellai diDucciodi Buoninsegna (Firenze, Uffizi).Alla pala del duomo ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] °, in particolare in s. Agostino, l'orgoglio e il desiderio di eguagliare Dio condussero alla condanna di Lucifero e dei suoi sostenitori (capitello, Issoire, Saint-Austremoine; Tentazione di Cristo diDucciodi Buoninsegna, New York, Frick Coll.), ...
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DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] domenicana di Colonia, ora nel duomo (Rode, 1974), D. compare spesso anche insieme a s. Agostino, per es. nella sala capitolare di S. per es. nel polittico diDuccio (Siena, Pinacoteca Naz.), nel dossale di Deodato di Orlando del 1301, proveniente ...
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LIPPO di Vanni (Vanni)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e miniatore nativo di Siena, il cui nome compare per la prima volta in una nota di pagamento del 14 ag. 1344, [...] di s. Leonardo, una raffigurazione dei Ss. Monica in preghiera e Agostino e immagini di 16, p. 23, fig. 39; V.M. Schmidt, Il trittico diDuccio alla National Gallery di Londra: la datazione, l'iconografia e il committente, in Prospettiva, 1996, ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] di M. fanno parte due importanti opere la cui datazione è controversa: la pala del Beato Agostino Novello (1328 o 1333-36; Siena, S. Agostino alla base di tutta la sua produzione, in un linguaggio che partendo dalla lezione diDuccio elabora ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] monastero dei Canonici di s. Agostinodi Worksop, nella diocesi di York.
A diDucciodi Buoninsegna. Memmo di Filippuccio (v.; Previtali, 1964), il pittore delle scene di vita coniugale nel palazzo Pubblico di San Gimignano, volse lo stile diDuccio ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] importanti documenti quali il contratto per la Madonna Rucellai diDuccio (Fineschi, 1790), attribuita a Cimabue fin da 1102-1107; Paolino di Nola, Carmina, a cura di W. Hartel, in CSEL, XXX, 1894, p. 288; Agostino, Soliloquia, a cura di W. Hörmann, ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...