GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] di Sales, i protettori di Roma e di Bergamo, il beato Gregorio Barbarigo" e assumendo come motto quello del Baronio (ma con i due Hitlers in Wien, 1934-1938, Frankfurt a. M. 1990; M. Agostino, Le pape Pie XI et l'opinion (1922-1939), Rome 1991, ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] caldeggiavano l'elezione del cardinale Gregorio Barbarigo. Ma la fama di francofilo di Barbarigo suscitava l'ostilità dell'imperatore Leopoldo Ansaldo Ansaldi, segretario dei Memoriali Agostino Fabroni, sottodatario Giuseppe Sagripanti, maggiordomo ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] 1630 - un benché minimo cenno all'"eroica amicizia" di Nicolò Barbarigo e Marco Trevisan (3) non senza che quest'ultimo - parrocchiale e collegiata chiesa" di S. Stin, ossia di S. Agostino. E questi è autore d'una dozzina di libretti che, usciti ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] del territorio vicentino; ma anche da veneziani, quali Daniele Barbarigo di San Polo e Pietro Gradenigo. Può, in tal modo Isidoro, Platone, Galeno, Cicerone, san Tommaso, sant'Agostino) e dalla ridondanza di attributi che il Pianta allega ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] era accanita la malasorte: è noto il caso di Andrea Barbarigo, che nella prima metà del '400 riuscì a risollevare , cf. le "prove" della cittadinanza di Girolamo Abbioso, q. Agostino, q. Bartolomeo, approvate il 30 aprile 1590. L'avo Bartolomeo ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] . Tant'è che il cenno di Foscarini e i cenni di degli Agostini la danno per avviata, per a buon punto, non per ultimata. Quel vuoto se, il 16 luglio 1761, viene beatificato Gregorio Barbarigo. L'erudizione "sacra" sin si mobilita a fabbricare santi ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] costume dell'epoca: i due amici "eroi" Nicolò Barbarigo e Marco Trevisan, la cui singolare vicenda aveva p. 254 (pp. 247-255)
248. Id. - Luisa Cozzi, Da Mula, Agostino, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXXII, Roma 1986, pp. 376-381; G. ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] più interessanti si possono ricordare: Frederic C. Lane, Andrea Barbarigo, Merchant of Venice, 1418-1449, Baltimore 1944; Id., sec., in Venezia e il Levante fino al sec. XV, a cura di Agostino Pertusi, I/2, Firenze 1973, p. 781 (pp. 773-782) (poi ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] sua fatica - che esce a Padova nel 1594 - ad Agostino Valier. Il giurista udinese Servilio Treo, in una Lettera di L'amicizia tra due modeste personalità quali Marco Trevisan e Nicolò Barbarigo già è vista da Sarpi come «fabrica di virtù civile». ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] crescente influenza del partito filo-curiale, guidato da Piero Barbarigo e Francesco Pesaro.
Il diritto
Fortuna, o sfortuna, Luigi Torri e Giangiuseppe Marogna, del matematico vicentino Agostino Vivorio e di Giambattista Vasco e Massimo Marachio ...
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