RUSSELL, Bertrand, conte (XXX, p. 262)
Piero Treves
Filosofo e pubblicista inglese.
Nell'ultimo decennio, nonostante l'approfondimento e il parziale superamento del suo precedente filosofare (An Enquiry [...] Reith Lectures della BBC, gennaio-febbraio 1949), ha teorizzato e difeso un coraggioso ma contraddittorio liberalismo razionalista ed agnostico.
I suoi pregi di scrittore, le sue storture di éclairé, la sua dottrina e fede umanistica emergono insieme ...
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LA METTRIE, Julien Offroy de
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato a Saint-Malo il 25 dicembre 1709, morto a Berlino l'11 novembre 1751. Dagli studî teologici passato a quelli di medicina, [...] , condotta su dati empirici, circa i fenomeni psichici che il L. M. riduce a fenomeni fisici. Malgrado l'assunto antimetafisico e agnostico, il L. M. sostiene la teoria della materia come attiva, dotata per sé stessa di moto (il che esclude l'ipotesi ...
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BINI, Vincenzo
Ubaldo Tintori
Di famiglia patrizia assisiate, nacque a Lucca il 28 ag. 1775 da Pietro, allora giudice della Rota in quella Repubblica, e da Geltrude Cima. Entrato nell'Ordine benedettino [...] con le teorie di Galvani e di Volta. Nonostante queste premesse sensistiche, egli si sforza di evitare l'approdo materialistico o agnostico cui era giunto il de Tracy: non accetta l'identificazione fra sentire e pensare (la memoria, il giudizio e la ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] dei, bensì quella prevalente nella filosofia ellenistica, la quale li negava soltanto come dei (tranne gli scettici, che erano agnostici, ed Epicuro che li considerava come dei, ma formati, anch'essi, di atomi), ammettendoli come demoni: con questa ...
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VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel
U. Bennert
Architetto, soprintendente, scrittore e restauratore di monumenti sacri e profani di epoca medievale, nato a Parigi il 21 gennaio 1814 e morto a Losanna il [...] all'architettura medievale. Nel 1840 l'ispettore dei Monuments historiques, Prosper Mérimée, (1803-1870), affidò al ventiseienne agnostico autodidatta che non aveva mai cercato di essere accettato nell'Ecole des Beaux-Arts - rifiutando, come del ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] dei militari in favore di un equilibrio di interessi orientato al bene comune.
Per il suo carattere originario fondamentalmente agnostico, tuttavia, il culto confuciano dello Stato si trovò nella necessità di accogliere altri elementi filosofici e di ...
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GEULINCX, Arnold
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato ad Anversa il 31 gennaio 1624, morto a Leida nel novembre 1669. Iniziato al cartesianismo dai suoi maestri dell'università di Lovanio, [...] È per questi concetti che alcuni storici hanno visto nel G. un precursore di Kant. Circa le cose in sé egli si mantiene agnostico: che cosa esse realmente siano noi uomini non sappiamo; la vera scienza è soltanto di Dio, che solo conosce le cose dal ...
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EMANUEL, Luisa
Chiara Boninsegni
Nata a Novara nel 1830, figlia del cavalier Carlo, amministratore dell'ospedale Mauriziano di Torino, e di Giuseppa Carotti, di origine nobiliare, ricevette un'educazione [...] le nozze. L'E. condivise col marito le idee liberali, mentre in ambito religioso essa dimostrò uno spiccato orientamento agnostico. Nello stesso anno il Saredo passò a dirigere le scuole tecniche di Chambéry. Poi, grazie agli studi, ai titoli ...
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CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] la presidenza del Circolo di cultura catanzarese, che gestì con notevole impegno. Anche se il circolo si dichiarava "agnostico in materia politica", i giovani professionisti raccolti intorno al C. durante il fascismo facevano la fronda, sia pure ...
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LUZZATTI, Luigi
Mario MENGHINI
Riccardo DALLA VOLTA
Uomo politico, economista e scrittore, nato a Venezia il i° marzo 1841, morto a Roma il 29 marzo 1931. Frequentò nel 1857 il liceo Santa Caterina, [...] propugnatori più attivi e autorevoli. Come economista il L. si schierò con coloro che non pensavano dovesse lo stato rimanere agnostico di fronte ai mali sociali, ai dissidî e alle lotte tra capitale e lavoro, ai pericoli che presentava, dal punto ...
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agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...
agnosteismo
s. m. [comp. di agnos (ticismo) e teismo 1], raro. – In filosofia, particolare forma di agnosticismo che nega alla ragione umana la capacità di conoscere Dio, attingibile solo per vie non razionali (per fede, sentimento, ecc.).