RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , rappresenti un punto cruciale nell'evoluzione del pensiero di Jung, che avrebbe cominciato ad abbandonare le posizioni agnostiche prima professate. Nell'opera non elimina, tuttavia, la concezione della religione come proiezione, ma pone l'accento ...
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Norme e sanzioni sociali
Vincenzo Ferrari
Norme, sanzioni e azione sociale
Definizione generale di 'norma' o 'regola'
La parola italiana norma (corrispondente all'omonima parola latina), come i suoi [...] , a partire dal famoso saggio di Friedrich C. von Savigny (v., 1814), ma può essere ripetuto, e non solo da posizioni agnostiche, anche per i testi normativi sacri come le Tavole della legge di Mosè, i Vangeli o il Corano.Inoltre è talvolta difficile ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] letterario
Dal Mâle trasse ispirazione K. J. Huysmans per La cathédrale, cui si ispirò anche Proust, mentre da fonti agnostiche nacque l'approfondimento simbologico di un Villiers-del'Isle-Adam. Si tocca, facendo tali nomi, il problema del simbolismo ...
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agnosteismo
s. m. [comp. di agnos (ticismo) e teismo 1], raro. – In filosofia, particolare forma di agnosticismo che nega alla ragione umana la capacità di conoscere Dio, attingibile solo per vie non razionali (per fede, sentimento, ecc.).
agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...