stampa
Nicola Nosengo
Il primo mezzo di comunicazione di massa
La tecnologia della stampa, che permette di riprodurre da una sola matrice molte copie uguali di un testo scritto, è nata in Cina qualche [...] ad allora si usavano, per i libri manoscritti, la cartapecora o la pergamena, ottenute dalla pelle di pecora o di agnello opportunamente trattata. Erano un supporto molto resistente e durevole nel tempo, ma troppo costoso per produrre libri in gran ...
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DELLA CORTE, Matteo
Ada Gabucci
Nato a Cava de' Tirreni (prov. di Salerno) il 13 ott. 1875, da Stefano e da Anna Senatore, compì i primi studi presso il ginnasio di Cava e poi presso il liceo della [...] di S. Paolino agli Scavi. Poco prima di morire il D. consegnò i suoi appunti sull'argomento ad Agnello Baldi, perché questi continuasse la sua opera raccogliendo ulteriori testimonianze sulla Pompei cristiana; il risultato tuttavia fu un volume ...
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RAZZANI, Giovanbattista
Giampiero Savini
RAZZANI, Giovanbattista. – Nacque a Cesena l’8 dicembre 1603 da Giulio, commerciante di legnami, e da Pasqua, parrocchiani della cattedrale. Nulla si sa della [...] , per discostarsene «in un dialetto un po’ goffo, ma solido, colorito, non propriamente sgradevole; e, nei particolari dell’agnello interito e del paesaggio pulitamente costruito pezzo a pezzo, quasi “naïf”» (Arcangeli, 1964).
Un vuoto di presenze e ...
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FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] essere considerato la serie di dieci quadri in mattonelle raffiguranti, in formato più grande del vero, le Otto beatitudini, l'Agnello divino e il Crocifisso adorato da due angeli, dalla Madonna e s. Pietro, per la facciata della cattedrale di Ðakovo ...
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PARDINI
Roberto Paolo Novello
– Famiglia di scultori e architetti di Pietrasanta, attivi fra il XIV e il XV secolo a Lucca e in Versilia. I maggiori esponenti furono i fratelli Bonuccio e Antonio, figli [...] assenza di opere certe, ad Antonio è stata riferita da tempo (Ridolfi, 1882) la lastra scolpita della tomba-altare di S. Agnello nel duomo di Lucca, con la figura distesa del santo, opera di grande raffinatezza esecutiva.
Sempre ad Antonio sono state ...
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GIORDANO
Stephan Freund
Il casato di G., che nacque presumibilmente nel secondo decennio del secolo XII, è incerto. Stando una notizia del Sansovino, proveniva dalla famiglia Orsini, ma l'appartenenza [...] di avere suscitato molto malumore, soprattutto la sua inaudita rapacità (Janssen) gli guadagnò la fama di lupo travestito da agnello (Giovanni da Salisbury, p. 78) e comportò gravi danni all'immagine del Papato in Francia, già altrimenti compromessa ...
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distendere
Alessandro Niccoli
È vocabolo che appartiene quasi esclusivamente all'uso poetico; ricorre 24 volte nella Commedia, una nella Vita Nuova, due nel Convivio e una nelle Rime. Inoltre, in If [...] la creduta preda. Analogo valore, infine, il verbo ha in If XXV 55: un serpente con sei piè, lanciatosi contro Agnello Brunelleschi, co' piè di mezzo li avvinse la pancia / e... / li diretani a le cosce distese.
Appartengono a questo gruppo ...
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MONTANI, Tommaso
Francesco Sorce
MONTANI, Tommaso. – Si ignorano gli estremi biografici di questo scultore originario di Firenze (Strazzullo, 1979), la cui attività è documentata per lo più a Napoli [...] e Giovan Domenico Monterosso, il M. cominciò l’esecuzione delle statue in bronzo dei Ss. Gennaro, Aspreno, Attanasio, Agnello e Tommaso d’Aquino, commissionate dalla Deputazione del Tesoro di S. Gennaro e destinate alla cappella del Tesoro in duomo ...
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RUSCHI, Francesco
Andrea Polati
‒ Nacque a Roma in data imprecisata, da situare verosimilmente verso la fine del Cinquecento, o intorno all’anno 1600 (Safarik, 1976, p. 308).
Come registra Pellegrino [...] leziosità.
Al quinto decennio si collocano il Non sono io il Cristo (ovvero S. Giovanni Battista che indica Cristo come l’Agnello di Dio) nella basilica di S. Giusto a Trieste, la S. Orsola delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, l’Allegoria della ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] , il panforte di Siena, la ribollita fiorentina, le fettuccine e i rigatoni di Roma (romanesco è anche l’abbacchio «agnello giovane»), la pizza napoletana (certamente per la preparazione, mentre non del tutto certa è l’etimologia) come il babà e ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di mitezza, e perciò è spesso termine di...
agnella
agnèlla s. f. [lat. tardo agnĕlla, dim. di agna «agnella»]. – La femmina dell’agnello, pecora giovane; raro in senso proprio nel linguaggio com. (che non distingue in genere tra agnello maschio e femmina), è di uso soprattutto letter....