DROGA
Augusto Palmonari e Pino Arlacchi
Droga
di Augusto Palmonari
Droghe, farmaci e medicamenti
Il termine droga ha ormai assunto un significato sinistro per l'opinione pubblica, che ogni giorno [...] coscienza, sulla libertà dell'individuo di agire sul proprio organismo anche rischiando di quello che si vuole soddisfare è il "bisogno diffuso che gli esseri umani hanno di forme di stimolazione a cui solo gli altri possono rispondere" ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] religione non è che la storia del tentativo compiuto dall'umanità sin dalle origini di risolvere l'enigma della natura e dell la differenza tra il concetto di 'condotta di vita' e quello di 'agire' messa in luce da W. Gephart (v., 1993, p. 51). ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] la stratificazione sociale conduce allo spreco di capacità e risorse umane e non a un loro uso più efficiente.Wesolowski ha suo interno in base alle differenze di status possa agire come un'entità collettiva unitaria.Il terzo elemento della ...
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Fame
Paul P. Streeten
Introduzione
Il bisogno di cibo è forse il più fondamentale di tutti i bisogni umani. Gli uomini possono sopravvivere bevendo acqua non potabile e senza essere vaccinati contro [...] produttiva del mondo è attualmente in grado di nutrire tutto il genere umano, eppure non ci riesce. Il problema riguarda in parte la la terra più fertile e le donne meno feconde. Occorre agire su altri fronti. Il consumo di acqua potabile e ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] uomini. Così, nel mondo delle merci, fanno i prodotti della mano umana" (ibid., p. 88). Proprio perché il feticismo delle merci è e quindi diventa, dice Marx, un mostro animato, e comincia ad agire come se "avesse l'amore in corpo" (v. Marx, 1863- ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] età. L'art. 1 recita difatti che "bambino è ogni essere umano al di sotto del diciottesimo anno di età": una vera e propria relazioni sociali, ma dall'incontro del singolo agente con modi di agire precostituiti" (v. Dahrendorf, 1959; tr. it., pp. 52 ...
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Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] con gli occhi dell'altro' è soprattutto un presupposto per l'agire collettivo (v. Mead, 1932, pp. 192-193).
In l'evoluzione di una società. "È impossibile trovare o immaginare una società umana senza il controllo sociale di essa" (ibid., p. 286).
2. ...
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Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] della selezione naturale o il meccanismo psicologico del rinforzo del comportamento attraverso i suoi effetti. Gli esseri umani sono in grado di agire in modo non miope, di 'reculer pour mieux sauter'. L'investimento è uno dei principali esempi di ...
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Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] la tecnologia oggi più attuale sta rappresentando una forma di agire che è davvero all’origine dei tempi e dello spazio mezzo di trasporto, ma anche l’intera rete di fattori umani e non umani virtualmente convergenti su di esso. A tal punto che il ...
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Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] quella dei media come protesi, ossia estensione del sensorio umano nell'ambiente e come mezzo di interazione con esso. voll., Frankfurt a. M.: Suhrkamp, 1981 (tr. it.: Teoria dell'agire comunicativo, 2 voll., Bologna: Il Mulino, 1986).
Hafner, K., ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...