Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] perfezionamento –, va detto che essa ha per Romagnosi tanto una dimensione fisica quanto una dimensione morale; la «molla» dell’agireumano è costituita dalla volontà, che è a sua volta sollecitata dai sentimenti del piacere e del dolore. La volontà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] teratologia scientifica», diventa così, in gran parte, un trattato di psicologia sociale che anatomizza le motivazioni dell’agireumano in società. Posta la distinzione tra azioni logiche e non logiche come fondamentale per accedere allo studio dei ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] concetto di carattere metastorico, non nostalgia del passato, ma ricerca dei principi e valori primi che devono informare l'agireumano e che, portati sul piano politico, possono dar luogo solo ad un ordine di differenziazione qualitativa e quindi di ...
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Carattere
Paolo Migone
Gianni Carchia
Bruno A. Bellerate
Dal latino character, a sua volta dal greco χαρακτήρ, "impronta, marchio, segno particolare", indica il complesso delle doti e disposizioni [...] atteggiamenti psichici, ma essa è guida di tutto l'agireumano. Su questa scia, pur tenendo conto delle successive ideali o valori, l'ambiente, la presenza o mancanza di rapporti umani e la coscienza. Di qui l'immediata conclusione che il carattere, ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] pratica: è questa la modalità del sapere propria dell'etica e della politica, ossia delle discipline che si occupano dell'agireumano e della sua realizzazione migliore e che sono dette 'pratiche' perché riguardano ciò che nella prassi è 'da farsi ...
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bene e male
Anna Lisa Schino
I valori e le norme per giudicare e agire
Per il neonato bene è soddisfacimento dei propri bisogni primari (mangiare, bere, cure, affetto). Per il bambino bene è ciò che [...] essere e conoscenza, è identificato con Dio.
Per Aristotele il bene va inteso come il fine ultimo cui deve tendere l'agireumano: a suo avviso la realizzazione di questo bene consiste nella vita compiuta di uomini liberi nella pòlis ‒ cioè la città ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] dell'uomo sul mondo in cui vive. Quando Jonas sottolinea la necessità per l'etica di prendere atto di una condizione mutata dell'agireumano, per cui 'l'attore, l'azione e l'effetto' non sono più gli stessi, sottolinea il fatto che la tecnica ha ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] un'esperienza che non sia già segnata dall'operare dell'intelletto, e che la dimensione normativa e teleologica dell'agireumano è presente nella natura stessa; non perché riducibile a eventi spiegabili tramite le scienze, bensì perché i valori, gli ...
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MERLEAU-PONTY, Maurice
Vittorio STELLA
Filosofo fmncese, nato a Parigi il 4 maggio 1961. Studiò all'Ecole Normale Supér. (1926-30); insegnò filosofia nei licei (1931-45), poi all'univ. di Lione (1945-49). [...] : cerca di dissipare le istanze e gli esiti religiosi dell'esistenzialismo di destra per la fondazione di una positività dell'agireumano. Per l'uomo l'essere nel mondo equivale a concepire se stesso come comportamento, che è dialogo sociale. Nella ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] mondo civile", la conoscenza intellettuale di esso: vale a dire la consapevolezza delle idee che hanno diretto e illuminato l'agireumano; e questa conoscenza si attua mediante la conversione del vero e del fatto, vale a dire l'azione reciproca della ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...