Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] e che esercitino un fascino su di loro.Negli esseri umani la simmetria ha un'importanza analoga, ma si sono tratte stabile, ha radici nella storia individuale di ciascuno, capace di agire e reagire in un certo modo.Non tutti intendono la personalità ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] e non di persona, ma l'interpretazione antropologica proposta dagli umanisti ha lo stesso contenuto di quella stabilita dai medievali.
Nel che si può essere persona potenzialmente, senza poter agire come tale. Nell'ambito della psicologia al termine ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] esternalistico. In effetti, anche Piaget è convinto che certi tipi strutturali dell'agire pensante sono inscritti nelle strutture psicofisiche archetipiche dell'essere umano, e che la loro evoluzione obbedisce a leggi appartenenti a tali strutture ...
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Tecniche del corpo
Francesco Spagna
Per tecniche del corpo si intende, in senso ampio, tutto ciò che il corpo rende possibile in termini di movimento delle membra, di muscolatura, di articolazioni, [...] alle diverse altitudini, ai climi torridi o gelidi; possono agire alla luce del giorno o nell'oscurità. Sono in masai del Kenia sono allenati a dormire in piedi. Vi è un'umanità che riposa sulle sedie e passa gran parte del proprio tempo attorno ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] del suo magistero locale, lo strumento che gli servì per agire sulla cultura roveretana; sorta proprio alla metà del secolo per causa diretta dei mali che avevano colpito e colpivano l'umanità; in altri termini, contro l'iuuminismo e la rivoluzione, ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] questione psicologica e riguarda i motivi che ci spingono ad agire, tra cui lo J. includeva l'obbligazione generata dal è autonoma non in quanto è propria degli esseri umani astrattamente concepiti nella loro capacità di esseri razionali perfetti ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] formale, ma nella sua ipotiposi, vale a dire nell'agire dell'uomo giusto, è il fondamento morale del diritto. Dostoevskij) capace di esprimere la condizione normale del pensare umano: la compresenza in esso di istanze tra loro opposte e ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] scienze sociali l'importanza dell'istanza etica: l'azione umana, sebbene collocata in un mondo di eventi solo probabili, punto d'interferenza di molti cerchi, è sollecitato da molte parti ad agire in un modo piuttosto che in un altro: e quanto è ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] della sintesi che ciascuno degli altri farà del mio agire-esprimermi, rendendo a me possibile il rifarmi di questo del sapere in cui ogni singolo deve potersi riconoscere; universale discorso umano, o concetto, che ha il compito di rendere il reale ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] . Proprio nell'opera di M. ritroviamo un'analisi del disordine della società, della diversità dei membri della specie umana, della necessità che l'agire dell'uomo sia regolato. Questo compito spetta ai profeti, agli estensori delle leggi e ai re, che ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...