Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] fornisce il «concetto» secondo cui «la coscienza comune» «non è un concetto astratto ma un’idea umana nel senso vichiano: che fa corpo con tutto l’agire del soggetto». Il diritto è «una delle forme della vita che deve evitare che la trasformazione in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] invenzioni segnala, nelle diverse civiltà, l’eccellenza dell’unica natura umana; dall’altro, i toni cupi di una riflessione che nel a un tempo l’acume della mente e la prontezza dell’agire: ma le analogie sono al servizio di un ragionamento che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] il fine cui tende la scienza morale, non è la conoscenza del suo agire, ma il prodotto di esso, né è la verità, ma il quanto sia conferita a un uomo e da lui esercitata, non è umana ma divina, attribuita per bocca di Dio a Pietro, e resa intangibile ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Cardano
Guido Canziani
Nell’opera di Cardano sono rappresentate tutte le discipline di cui si compone la cultura rinascimentale, secondo un ambizioso disegno enciclopedico, che include la filosofia [...] dissolvere ogni sicurezza e alimenta l’opinione secondo la quale «nelle cose umane non v’è nulla di buono» (Proxeneta, cit., XV, p attuarlo. Della executio, ossia della modalità dell’agire, Cardano, con evidenti reminiscenze machiavelliane, afferma:
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] peggiori, se non il peggiore, dei mali che possano colpire l’umanità. Così leggiamo nel De regia sapientia:
Per la cosa pubblica non dell’immagine del sovrano e della sua capacità di ben agire per conservare la tranquillità dello Stato. Pertanto, l’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] , egli è il più perfettibile dei viventi, dall’altro la civiltà affonda le sue radici nella capacità dell’essere umano di conoscere e di agire liberamente. Ma poiché l’uomo è nato in società e fuori di essa non può né perfezionare il proprio essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] formazione e nello sviluppo delle singole specie di attività cui dà luogo la convivenza umana, non implica che queste ultime non possano alla lor volta agire come cause modificatrici della struttura e della vita stessa economica delle società in cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] e per sua volontà, senza cause ulteriori che lo costringano ad agire bene o male» (p. 3) ‒, Porzio conclude che se realmente divino, Porzio rivede e sposta i confini della natura umana definiti nel De humana mente; e infatti proprio in apertura ...
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Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] stessi che l'uomo ritrova nella propria capacità di pensare, di agire e di produrre, ma priva di autoconsapevolezza. Ne è un esempio si è sviluppata, poco a poco, nella storia dell'umanità. Nell'inconscio, inteso quale totalità, è contenuta l' ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] nella capacità della ragione a reggere ed orientare le sorti del mondo umano, e con esso si misura. Ne viene così un giudizio nel dell'atto spirituale; possibilità per il soggetto di agire diversamente da come agisce, prospettiva di trascendenza, ecc ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...