COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] presso l'imperatore ma destinato in quella circostanza ad agire nelle regioni tedesche del Centro e del Sud. Il fuga e dei fatti Suoi". Più tardi egli trovò parole di umano compatimento, senza lasciargli però alcuna speranza: "Vostro fratello..., per ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] possibile lo scambio, ma frattanto non avrebbero potuto agire così largamente fuori del medio evo), è tutt' difficile concepire un'epoca, o più epoche, in cui degli esseri umani avevano qualche preoccupazione per la salute dell"'anima", ma non già l ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] " della prima metà del XII sec. (le cause dell'agire divino, la disposizione del Cielo e della Terra, il ruolo 'Universo, e supera angeli e pianeti; per di più il corpo umano ha la disponibilità di tutte le virtù possedute dalle erbe, dalle pietre ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] terminologia medica e il complementare raffronto tra corpo umano e assetto politico), come un organismo afflitto del granduca di Toscana. Sorta d'agente segreto di questo, deve agire accorto, con cautela: "io non posso scuoprirmi tutto per voi - ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] , ma che la cultura era, essa, viva ed efficace e umana, e perfetta espressione di una società capace d'accoglierla.
L'uomo al contrario perché l'uomo è presente in ogni momento dell'agire: perché, faccia egli il matematico, il medico, il soldato ...
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FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] pigre pratiche imitative, ma quale legge del divenire umano, criterio selettivo che regola i fenomeni di acculturazione lavoro organico del genere compiuto in Italia: su di esso sembrava agire - questa volta è il caso di sottolinearlo - la lezione ...
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Prometeo
Emanuele Lelli
Il titano che sfidò il potere degli dei
Prometeo è un titano amico dell’umanità e del progresso: ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e subisce la punizione di Zeus che [...] dopo aver agito» e Prometeo «colui che pensa prima di agire». L’intelligenza e l’inventiva, della furbizia ma anche dell’intrigo , si uniscono all’amore che Prometeo ha per la stirpe umana.
Platone afferma che è stato proprio Prometeo a creare l’ ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...