Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] cotto, destra versus sinistra ecc.). Alla luce di questa fondamentale acquisizione L.-S. ha indagato alcuni temi nodali dell'agireumano, quali i sistemi di parentela e il pensiero mitico: attraverso lo studio dei primi ha proposto una ineguagliata ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] riconosce nelle strutture un prodotto temporalmente circoscritto dell’agireumano; uno s. metodologico, che concepisce le esperienza vede una necessità non derogabile della conoscenza umana. L’esigenza di affermare posizioni strutturalistiche ha ...
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Filosofo canadese (n. Montreal 1931), prof. di diritto e filosofia alla Northwestern University di Evanston (Illinois), ha insegnato anche alla McGill University (1961-76) di Montreal, all'univ. di Oxford [...] di unfilosofica volta a sottolineare il ruolo costitutivo del linguaggio e dei contesti storico-culturali nella comprensione dell'agireumano. Tra le altre opere: Philosophical papers (2 voll., 1985); Sources of the self (1989); Multiculturalism and ...
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Poeta e drammaturgo (Vienna 1791 - ivi 1872). Considerato il più grande scrittore della letteratura austriaca, il centro della sua opera è l'analisi delle condizioni dell'agireumano, o più esattamente [...] Wellen (1831), il mito greco solleva i problemi della convivenza umana dalla banale attualità verso luminose sfere ideali. In Der Traum, riemerge però l'orrore di fronte alla responsabilità dell'agire. Alla lunga è però il mondo storico del passato ...
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Filosofo tedesco (Danzica 1863 - Heidelberg 1936). Esponente di spicco della scuola neokantiana che trovò a Heidelberg e nella Scuola del Baden il suo centro propulsore, sviluppò una filosofia il cui punto [...] lo storico esprima delle valutazioni, ma nel suo necessario riferirsi ai valori normativi e universali che da un lato orientano la ricerca e la conoscenza storica e dall'altro conferiscono senso all'agireumano che li realizza attraverso la storia. ...
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L’arco di tempo iniziato con l’introduzione e l’uso esteso degli elaboratori elettronici e delle tecniche a essi connesse. Gli elaboratori elettronici sono capaci di trattare solo dati rappresentabili [...] provocato una crescente diffusione di strumenti e funzionalità digitali, che hanno permeato e cambiato radicalmente molti modi dell’agireumano. La diffusione dell’uso dell’informatica intorno alla fine degli anni 1950 e i viaggi spaziali hanno dato ...
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Morris, Errol. – Regista statunitense (n. Hewlett 1948). Attento osservatore del reale, di cui riesce a cogliere la contraddizioni e le mute tragedie prediligendo gli aspetti della devianza, del lato [...] o inspiegabili, ha affrontato nei suoi documentari temi diversi mantenendo costantemente al centro delle sue analisi la problematicità dell’agireumano: da Gates of heaven (1978), indagine sui cimiteri di animali in California, a The thin blue line ...
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Biologo, paleontologo e sociologo (Joliet, Illinois, 1841 - Washington 1913). Fortemente influenzato dal positivismo di A. Comte e dalle teorie evoluzionistiche di H. Spencer, elaborò una sociologia sistematica, [...] sociali e l'ammissione, in contrapposizione a Spencer e a S. Summer, della direzionalità e scopo dell'agireumano. Sostenne posizioni apertamente democratiche e talora radicali nell'ambito dei programmi di riforma sociale battendosi, per es., per ...
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Bruly Bouabré, Frédéric. – Artista e scrittore ivoriano (Zéprégüuhé 1923 - Abidjian 2014), noto anche con lo pseudonimo di Cheik Nadro (“colui che non dimentica”). Appartenente all’etnia Bété, ha contribuito [...] nativa attraverso la realizzazione di disegni che, con uno stile essenziale e incisivo, ritraggono i campi dell’agireumano colto nella semplicità del quotidiano, oltreché elementi delle tradizioni orali e visioni personali intrise di un senso ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] p. è venuta progressivamente a coincidere con la sfera di un agire consensuale, in cui è il ‘pubblico’ stesso a decidere, la capacità di manipolazione politica e sociale propria di ogni essere umano. Da ricordare, in questa prospettiva, i lavori di C. ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...