cognizione
Giovanna Devetag
Insieme delle funzioni mentali di livello superiore che consentono a un organismo di raccogliere, immagazzinare ed elaborare informazioni provenienti dall’ambiente circostante, [...] ‘razionalità limitata’ (➔), da lui utilizzata per descrivere l’agireumano mosso da obiettivi. Lo studio dei processi cognitivi sottostanti a causa del fatto che la mente umana non processa le informazioni secondo una procedura ottimizzante ...
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li
Termine cinese tradotto solitamente come «principio», ma a volte anche come «ragione» o «modello». Il termine non ebbe in epoca antica quella stessa importanza concettuale poi raggiunta nella tradizione [...] le dinastie Song e Ming». I filosofi cinesi del 4° sec. a.C. usarono spesso il termine e quasi sempre nel contesto dell’agireumano. Zhuangzi, invece, taoista anch’egli del 4° sec. a.C., riferì del li del cielo e della Terra, ossia della moltitudine ...
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Mozi
Filosofo cinese (5°-4° sec. a.C.). Il suo nome personale (ming) era Di, ma fu noto anche come Mo Di. Poco si conosce della sua vita, se non che fu attivo in un periodo compreso fra la morte di Confucio [...] si generano ovunque per la prevalenza della parzialità o delle molteplici forme di egoismo, tanto che l’agireumano null’altro è che una permanente guerra di tutti contro tutti (bellum omnium contra omnes). L’unico e appropriato modo per affrancarsi ...
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Wang Fuzhi
Filosofo cinese (1619-1692). Nato in una famiglia di eruditi della provincia dello Hunan, studiò giovanissimo i tredici Classici (Shisan jing) della tradizione confuciana. Visse gli anni più [...] senza esperienza e nulla si esperisce senza azione. Come il cosmo si rinnova incessantemente, così l’agireumano e dunque la civiltà umana progrediscono continuamente in un’alternanza di epoche prospere e di età caotiche. È questa la manifestazione ...
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geografia emozionale
geografìa emozionale locuz. sost. f. – Approccio di studio geografico che analizza territori e paesaggi non sulla base degli elementi fisici o sociali oggettivi, ma fondandosi sulla [...] suo corredo di tradizioni, cultura, religione, organizzazione sociale e, soprattutto, storia. Proprio come monumento dell’agireumano il luogo diviene un territorio emotivo, ancor più allorché sia stato oggetto di elaborazione artistica, letteraria ...
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Green, Thomas Hill
Filosofo inglese (Birkin, Yorkshire, 1836 - Oxford 1882). Fondatore dell’idealismo inglese, ne fu uno dei massimi esponenti. Entrato come studente nel Balliol College di Oxford (1855), [...] l’indagine etica di G., con la sua polemica nei confronti del «naturalismo» e dell’«edonismo», che riducono l’agireumano al meccanismo delle passioni (Prolegomena to ethics, 1883). L’insistenza di G. sulla capacità del soggetto autocosciente di ...
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simpatia
Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee.
Gli illuministi intesero il temine come capacità di comprendere e di essere solidali con i sentimenti altrui. F. [...] è posta da D. Hume (1711-1776) a fondamento dei rapporti umani. Secondo A. Smith (➔), la s. è la condizione per la di interesse per sé. Tuttavia questi due impulsi dell’agireumano rimangono indipendenti e autonomi; è l’armonia predisposta nella ...
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Liang Qichao
Filosofo cinese (n. Xinhui 1873 - m. 1929). Ricevuta un’educazione classica, studiò in seguito filologia e critica testuale, dedicandosi a una lettura analitica dei classici e dei rispettivi [...] al conseguimento di una conoscenza astratta, ma piuttosto alla definizione di un complesso di norme per governare rettamente l’agireumano, le relazioni sociali e in genere gli affari politici. Idea fondamentale della sua filosofia è quella di qun ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] , s. 2a; Pädagogik) insiste: la differenza fra prammatico e pratico. Prammatico è, in genere, tutto ciò che si riferisce all'umanoagire, quali che siano i suoi fini; pratico è ciò che si riferisce in particolar modo all'azione morale, ed è quindi ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] per sé responsabile delle neoplasie. Le forme più frequenti di t. umano, come quelle del colon, del polmone o della mammella, sono di cinetica cellulare della neoplasia, allo scopo di agire sulle cellule tumorali nel momento della loro massima ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...