GREEN, Julien
Eugenio Ragni
(App. III, I, p. 792)
Scrittore statunitense di lingua francese. Oltre ai prestigiosi Prix national des lettres (1966) e Grand prix de l'Académie française (1970), ha ottenuto [...] 'esistere, l'apparente assenza di Dio, l'inesorabile fatalità della morte e del peccato, i grovigli dell'animo e dell'agireumano sono ancora temi dominanti dei romanzi: Chaque homme dans sa nuit (1960; trad. it., 1963), L'autre (1971), Le mauvais ...
Leggi Tutto
MERLEAU-PONTY, Maurice
Vittorio STELLA
Filosofo fmncese, nato a Parigi il 4 maggio 1961. Studiò all'Ecole Normale Supér. (1926-30); insegnò filosofia nei licei (1931-45), poi all'univ. di Lione (1945-49). [...] : cerca di dissipare le istanze e gli esiti religiosi dell'esistenzialismo di destra per la fondazione di una positività dell'agireumano. Per l'uomo l'essere nel mondo equivale a concepire se stesso come comportamento, che è dialogo sociale. Nella ...
Leggi Tutto
Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] 'attaccamento alla società in cui l'uomo ha il dovere di agire. Alla morte di Messalina, che gli era stata assai ostile, gli altri due, tuttavia il tono morale e l'ideale umano da lui vagheggiato hanno una fisionomia inconfondibile. Se negli anni ...
Leggi Tutto
PRATICA, FILOSOFIA
Guido Calogero
. La distinzione di una "filosofia pratica" dalla "filosofia teoretica" risale, quanto alla sostanza, a Socrate e alla sofistica, opponenti la conoscenza del mondo [...] umano a quella del mondo naturale; ma si fa esplicita propriamente in Platone, che distingue in generale la scienza (ἐπιστήμη seconda è azione che ha il suo fine nel suo stesso agire. La filosofia postaristotelica, preferendo il nome di "etica" per ...
Leggi Tutto
Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] altro l'officiante professa la sua disponibilità ad agire ‛in nome dell'intero Israele'".
Il principale che fosse il suo pensiero, Baeck sapeva cogliere la dimensione mistica della vita umana, in cui l'uomo si trova di fronte all'Uno, il quale è ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] possibile fare storia di alcunché, se già non si fossero definite e chiarite le categorie del pensare e dell’agireumano: una storia senza questo sfondo categoriale, una storia puramente erudita, gli sembrava un esercizio sterile e poco interessante ...
Leggi Tutto
Scritti storico-politici
Claudio Finzi
Governare Venezia e il Mediterraneo
Le dottrine politiche dei primi decenni del Trecento sono segnate a Venezia da due personaggi, che finora non hanno ricevuto [...] dal discorso di Egidio, è quello della virtù della fortezza. Secondo Aristotele esistono casi nei quali l'agireumano è soltanto apparentemente dovuto alla virtù della fortezza, come quando si agisce in funzione del proprio interesse privato ...
Leggi Tutto
MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] di norme è certamente legittimo. Naturalmente si potrebbe dire che teorie di questo tipo, che non tengono in conto l'agireumano, sono poco significative o comunque incomplete. Ma ciò coglie solo il piano ontologico dei presupposti o degli assunti di ...
Leggi Tutto
Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] e ambigua bellezza di un colore idoleggiato in quei fondi per velieri o vilies englouties, esplode proprio la volontà dell'agireumano a cui il pittore aveva volto le spalle con amarezza. Il quadro diventa l'itinerario della crisi, si estroverte in ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] esistenze in maniera costante e perenne, con ricorrenze, coinvolgimenti di vario genere, specializzazioni, sempre incentrando l’agireumano in funzione dello scrupolo religioso, del corretto relazionarsi al divino, attraverso l’intervento o meno del ...
Leggi Tutto
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...