Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] pratica: è questa la modalità del sapere propria dell'etica e della politica, ossia delle discipline che si occupano dell'agireumano e della sua realizzazione migliore e che sono dette 'pratiche' perché riguardano ciò che nella prassi è 'da farsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le reazioni intellettuali ai massicci cambiamenti (economici, politici, demografici [...] ”; e un’intuizione che avrebbe direttamente o indirettamente ispirato la problematica della cosiddetta alienazione. Eccola: “L’agireumano può generare prodotti che si estraniano dal loro stesso autore e, in quanto tali, diventano oggetto potenziale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La teoria delle élites, elaborata alla fine dell’Ottocento da Gaetano Mosca e sviluppata [...] ma di sociologo al compito (d’ispirazione illuministica) di elaborare un’analisi “razionale” della componente dell’agireumano rappresentata dalle azioni irrazionali, che non sono orientate da conoscenze simili a quelle proprie delle scienze logico ...
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Impiegato nel corso della storia con significati spesso eterogenei e in riferimento a distinte tradizioni di pensiero, il termine designa genericamente il complesso delle dottrine che, in assenza di certezza, [...] realista e indeterminista, volto a comporre in un quadro unitario tutte le disposizioni causali, dalla microfisica all’agireumano. Una diversa interpretazione della probabilità è stata elaborata dalla corrente logicista risalente a Boole, che ha ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] con l’esegesi dell’Organon aristotelico affrontata nelle sue lezioni accademiche a Padova. Considerando la logica fondamento dell’agireumano e base di tutte le scienze, si sforza di rendere accessibili in italiano le opere greche e latine ...
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D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] ad una concezione più dinamica ed evolutiva. Nell'ottica, più ampia, di una teologia morale intesa come teologia dell'agireumano, la qualificazione oggettiva dell'azione non sembra più sufficiente al moralista; ci si orienta verso una morale della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’alba del Seicento è Shakespeare, con la metafora del mondo come palcoscenico, a fornire [...] che a una commedia perché tutto da dolce diviene amaro e il lutto succede alla gioia”, concludendo che l’agireumano è sottomesso alla fortuna “beffarda”, privo di significato, inconcludente, monotono e ripetitivo. Su questa scena immane dove gli ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] in ποιήσις (la produzione di oggetti, propria delle arti e di cui si occupano i saperi tecnici) e πράξις (la sfera dell’agireumano in senso lato, che non si risolve nella creazione di oggetti ma ha il suo fine in sé stessa e di cui si occupano le ...
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volonta
volontà
La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche [...] anche con riferimento a Dio, e rifiuta pertanto, assieme all’idea di creazione, la nozione di una «causa libera» dell’agireumano, chiamando v. quel principio intrinseco all’essenza di ogni cosa (sforzo o conatus) che si riferisce alla sola mente, e ...
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Commynes, Philippe de
Andrea Matucci
Nato a Hazebrouck nel 1447 da una famiglia della piccola nobiltà fiamminga, dal 1464 al 1472 fu ciambellano di Carlo il Temerario; in seguito passò alle dipendenze [...] rinuncia al valore esemplare della storia (Mémoires III 4), per cui l’attenzione alle motivazioni reali e occasionali dell’agireumano, e lo studio delle più minute contingenze storiche, fanno di quest’opera, iniziata a scrivere in prigione forse più ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...