Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , anche se egli è il loro maestro letterario; esaltano dunque la potenza dell’uomo, ma nel solo campo dell’agireumano: morale, politico, artistico. In questo, il loro maestro è Boccaccio. Il tema principe del Decameron è infatti la possibilità ...
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La Cecla, Franco. – Antropologo culturale e architetto italiano (n. Palermo 1950). Già docente di Antropologia culturale presso la facoltà di Architettura di Venezia e alle università di Verona e Palermo, [...] di aggregazione sociale quali le relazioni di vicinato. Scandagliatore della limitarità e delle zone labili dell'agireumano, L. ha sottoposto al vaglio critico dei paradigmi antropologici fenomeni apparentemente dissonanti quali il viaggio e ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] di Leonardo. Consistente è l’apporto della pittura fiamminga, da Firenze all’Italia meridionale. La centralità dell’agireumano, nell’arbitrio e nell’esperienza individuale come nell’indagine artistica e scientifica, la contraddizione tra verità ...
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Bruly Bouabré, Frédéric. – Artista e scrittore ivoriano (Zéprégüuhé 1923 - Abidjian 2014), noto anche con lo pseudonimo di Cheik Nadro (“colui che non dimentica”). Appartenente all’etnia Bété, ha contribuito [...] nativa attraverso la realizzazione di disegni che, con uno stile essenziale e incisivo, ritraggono i campi dell’agireumano colto nella semplicità del quotidiano, oltreché elementi delle tradizioni orali e visioni personali intrise di un senso ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] della pittura, le soluzioni utilitaristiche-antropocentriche, e produce un atteggiamento di analisi contraria alla tradizione dell'agire ‛umano'. Grado zero significa così operare in una zona in cui non è ancora intervenuta l'opera falsificante ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] ; più precisamente ancora modifica e riforma la metodologia del progettare, sempre meglio determinandola nel suo finalismo inteso come condizione qualificante dell'agireumano. In altri termini, il piano non è un progetto di un'azione futura, ma un ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] concetto di carattere metastorico, non nostalgia del passato, ma ricerca dei principi e valori primi che devono informare l'agireumano e che, portati sul piano politico, possono dar luogo solo ad un ordine di differenziazione qualitativa e quindi di ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] e ambigua bellezza di un colore idoleggiato in quei fondi per velieri o vilies englouties, esplode proprio la volontà dell'agireumano a cui il pittore aveva volto le spalle con amarezza. Il quadro diventa l'itinerario della crisi, si estroverte in ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] al divertimento che deriva dall’osservazione critica del comportamento umano.
I grandi registi. Il contributo dei registi al (osservazione versus partecipazione), nel peculiare agire degli attori (rappresentazione simbolica versus rappresentazione ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] esistenza...", il suo concetto di luogo come espressione della condizione umana, di città come luogo di istituzioni, di strada come " entro cui sembra essersi incamminato il tempo di questo nostro agire. Vedi tav. f.t.
Bibl.: S. Muratori, ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...