Di stirpe turingia (m. Milano 615 o 616), divenne cognato di Autari; alla sua morte ne sposò la vedova Teodolinda e fu eletto re (591). Concluse la pace coi Franchi, gli Unni e gli Avari. Venne a patti con i duchi ribelli di Verona e di Bergamo, appoggiati dall'esarca Callinico (tregua del 598-601); al riaccendersi delle ostilità, espugnò e distrusse Padova (601), Cremona e Mantova (603) e invase l'Istria, ...
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Figlia (sec. 7º) di Agilulfo e di Teodolinda, sposò il duca di Torino Arioaldo, capo della corrente ariana-nazionale, che dopo aver combattuto, deposto e ucciso il cattolico Adaloaldo, s'impadronì del [...] trono. G., cattolica, dovette allora lasciare per tre anni la corte e rifugiarsi a Lomello: fu liberata in seguito a un giudizio di Dio, che la prosciolse da un'accusa d'adulterio. Morto Arioaldo (636), ...
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Figlio (n. Monza 602) di Agilulfo, cui successe nel 615, e di Teodolinda che l'educò cattolicamente. Per la sua politica favorevole a Roma, la durezza contro i duchi e il tentato accordo con i Bizantini, [...] provocò la reazione nazionalistico-ariana, guidata dal cognato Arioaldo, onde, nonostante l'appoggio del papa Onorio I, A. fu deposto (625-626). Non si conoscono la data e le circostanze della sua morte ...
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Nacque nel Friuli (m. 640 o 641) dalla famiglia del duca Gisulfo; il re longobardo Agilulfo lo designò (594) successore di Zottone, fondatore del ducato di Benevento. Consolidò il suo stato lottando contro [...] i Bizantini: occupò Capua e s'impadronì di gran parte della Campania e dell'Abruzzo meridionale. Dopo la tregua intervenuta tra Longobardi e Bizantini (589), A. s'impadronì ancora di Salerno (dopo il 626) ...
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Figlia (m. 625 circa) di Garibaldo duca di Baviera, sposò (589) a Verona il re longobardo Autari. Con il valido appoggio di papa Gregorio Magno, la regina si adoperò per la conversione al cattolicesimo [...] sul trono), e lo convertì alla religione cattolica. Anche il figlio Adaloaldo (n. 602) fu battezzato secondo il rito cattolico. Morto Agilulfo (616), T. governò in nome del figlio, e il regno godette di un periodo di pace. La regina, la cui figura ...
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GAIDULFO (Gaidolfo, Gaidulf, Gaidilulf, Gaidulfus, Gaidilulfus)
Jörg Jarnut
Duca longobardo di Bergamo, entrò in carica molto probabilmente già durante il regno di Autari (584-590). A causa del silenzio [...] durata. Già nel 592 G. insorse di nuovo. Fu costretto dalla reazione del re a fuggire sull'isola Comacina nel lago di Como. Agilulfo lo scacciò anche di lì e G. dovette riparare di nuovo a Bergamo. Là fu battuto e cadde infine nelle mani del sovrano ...
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Regnò dal 626 fino al 636, dopo la morte di Adaloaldo che forse egli uccise dopo aver preso il comando di una rivolta del partito ariano contro questo re; era marito della cattolica Gundeberga, figlia [...] di Agilulfo e di Teodolinda. ...
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Esarca di Ravenna (585-89). Dopo aver ottenuto qualche successo contro i Longobardi, dovette sottoscrivere una tregua di tre anni (585), la prima conclusa tra Bizantini e Longobardi, risultata favorevole [...] a questi ultimi. Più tardi dovette restituire al re Agilulfo la figlia, che un precedente esarca aveva rapito. ...
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CACCO
Paolo Bertolini
Secondo figlio maschio di Gisulfo II, duca longobardo del Friuli, e di una nobildonna, Romilda, C. dovette nascere nell'ultimo decennio del sec. VI: aveva infatti sicuramente già [...] ancora una volta al servizio di Bisanzio. Di fronte al pericolo di una terza defezione di Gisulfo II, il re dei Longobardi Agilulfo finì per fare ricorso all'antica alleanza che univa gli Avari ai Longobardi.
Sul finire del 610, o nei primi mesi dell ...
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Successore (590) del primo esarca d'Italia Smaragdo; riprese la lotta contro i Longobardi, in Emilia; inoltre, sul finire del 592 scese con le sue truppe fino a Roma e di qui puntò nuovamente verso nord, [...] riconquistando Sutri, Bomarzo, Orte, Amelia, Todi, in precedenza conquistate dal re longobardo Agilulfo. ...
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soglio1
sòglio1 (o sòlio) s. m. [dal lat. solium], letter. – Trono, seggio di chi riveste un’autorità sovrana: s. reale, imperiale; s. pontificio; assistente al s. (v. assistente, n. 2 d); a’ Giapponesi, che fregiano da per tutto il soglio...