Di stirpe turingia (m. Milano 615 o 616), divenne cognato di Autari; alla sua morte ne sposò la vedova Teodolinda e fu eletto re (591). Concluse la pace coi Franchi, gli Unni e gli Avari. Venne a patti con i duchi ribelli di Verona e di Bergamo, appoggiati dall'esarca Callinico (tregua del 598-601); al riaccendersi delle ostilità, espugnò e distrusse Padova (601), Cremona e Mantova (603) e invase l'Istria, ...
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Vescovo di Colonia (746 circa), lodato dal papa Zaccaria per la sua professio fidei (747), morto assassinato nel 751. Venerato a Colonia, a Stablo e a Malmédy come martire. Festa 9 luglio. ...
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Agilulfo, Lamina di
A. Peroni
Lamina di bronzo lavorata a sbalzo con rifiniture a cesello e dorature (cm. 18,9 x 6,7) rinvenuta in Val di Nievole, ora a Firenze (Mus. Naz. del Bargello, inv. nr. 681). [...] regalità di A., re dei Longobardi dal 591 alla morte (615-616 ca.), identificato al centro dell'iscrizione punzonata "Dmno Agilulf regi". La sua figura paludata in trono è affiancata da due armati e vi convergono alate Vittorie (sul cui labaro si ...
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Figlia (sec. 7º) di Agilulfo e di Teodolinda, sposò il duca di Torino Arioaldo, capo della corrente ariana-nazionale, che dopo aver combattuto, deposto e ucciso il cattolico Adaloaldo, s'impadronì del [...] trono. G., cattolica, dovette allora lasciare per tre anni la corte e rifugiarsi a Lomello: fu liberata in seguito a un giudizio di Dio, che la prosciolse da un'accusa d'adulterio. Morto Arioaldo (636), ...
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Figlio (n. Monza 602) di Agilulfo, cui successe nel 615, e di Teodolinda che l'educò cattolicamente. Per la sua politica favorevole a Roma, la durezza contro i duchi e il tentato accordo con i Bizantini, [...] provocò la reazione nazionalistico-ariana, guidata dal cognato Arioaldo, onde, nonostante l'appoggio del papa Onorio I, A. fu deposto (625-626). Non si conoscono la data e le circostanze della sua morte ...
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Nacque nel Friuli (m. 640 o 641) dalla famiglia del duca Gisulfo; il re longobardo Agilulfo lo designò (594) successore di Zottone, fondatore del ducato di Benevento. Consolidò il suo stato lottando contro [...] i Bizantini: occupò Capua e s'impadronì di gran parte della Campania e dell'Abruzzo meridionale. Dopo la tregua intervenuta tra Longobardi e Bizantini (589), A. s'impadronì ancora di Salerno (dopo il 626) ...
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. Due duchi longobardi di Benevento. Il primo, inviato nel ducato verso il 591 dal re Agilulfo, fu il secondo tra i quindici duchi beneventani. E nel suo lungo governo, di cinquant'anni, secondo i più, [...] di quaranta, secondo qualche altro, con le sue conquiste diede al ducato l'estensione che di poco crebbe in seguito. Con le sue istituzioni gli assicurò quell'ordinamento interno e quell'autonomia di fronte ...
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Figlia (m. 625 circa) di Garibaldo duca di Baviera, sposò (589) a Verona il re longobardo Autari. Con il valido appoggio di papa Gregorio Magno, la regina si adoperò per la conversione al cattolicesimo [...] sul trono), e lo convertì alla religione cattolica. Anche il figlio Adaloaldo (n. 602) fu battezzato secondo il rito cattolico. Morto Agilulfo (616), T. governò in nome del figlio, e il regno godette di un periodo di pace. La regina, la cui figura ...
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GAIDULFO (Gaidolfo, Gaidulf, Gaidilulf, Gaidulfus, Gaidilulfus)
Jörg Jarnut
Duca longobardo di Bergamo, entrò in carica molto probabilmente già durante il regno di Autari (584-590). A causa del silenzio [...] durata. Già nel 592 G. insorse di nuovo. Fu costretto dalla reazione del re a fuggire sull'isola Comacina nel lago di Como. Agilulfo lo scacciò anche di lì e G. dovette riparare di nuovo a Bergamo. Là fu battuto e cadde infine nelle mani del sovrano ...
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Regnò dal 626 fino al 636, dopo la morte di Adaloaldo che forse egli uccise dopo aver preso il comando di una rivolta del partito ariano contro questo re; era marito della cattolica Gundeberga, figlia [...] di Agilulfo e di Teodolinda. ...
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soglio1
sòglio1 (o sòlio) s. m. [dal lat. solium], letter. – Trono, seggio di chi riveste un’autorità sovrana: s. reale, imperiale; s. pontificio; assistente al s. (v. assistente, n. 2 d); a’ Giapponesi, che fregiano da per tutto il soglio...