zandaqa
Termine con cui in origine si indicava, in arabo, il complesso delle dottrine manichee con le quali l’islam condusse una polemica, spinta fino alla persecuzione, nei secc. 8° e 9°. In seguito [...] il termine, con l’aggettivo zindiq, indicò chiunque professasse un atteggiamento teorico o pratico di materialismo o ateismo. Furono accusati così di z. sia veri e propri manichei, come Ibn al-Muqaffa‛, sia pensatori e poeti eterodossi come Bashshar ...
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AUREOLA
B. Brenk
Alone di luce, detto anche nimbo, che nell'iconografia cristiana circonda il capo di Cristo, della Vergine, dei santi, degli angeli.La spiegazione etimologica universalmente accettata [...] (Cortelazzo, Zolli, 1979; LEI, 1990) fa derivare a. dal lat. aureolus (da aurum 'oro') e in effetti l'aggettivo è attestato sia nel lat. classico (Forcellini, 1864⁴; Thes. Ling. Lat., 1904) sia in quello medievale (Du Cange, 1883). Inoltre, nell' ...
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manicheismo
Tommaso Gnoli
La religione dell’opposizione tra Luce e Tenebre
Il manicheismo è una religione che, a partire dal 3° secolo d.C., si diffuse in Asia, in Europa e in Africa. Secondo i manichei [...] nel liberare la luce intrappolata nella materia. Questa concezione dualistica della realtà ha ispirato l’uso corrente dell’aggettivo manicheo, che indica colui che considera le cose o ‘bianche’ o ‘nere’, senza prendere in considerazione le sfumature ...
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PIVIALE
A. Lauria
Sopravveste liturgica di forma semicircolare, lunga quasi sino ai piedi, aperta nella parte anteriore e corredata all'altezza del petto da un fermaglio (pectorale), spesso preziosamente [...] dal sec. 12°-13°, l'abito liturgico destinato alle celebrazioni solenni.L'etimologia del termine p., in rapporto con l'aggettivo lat. pluvialis, connessa con l'idea di un indumento atto a riparare dalla pioggia, si spiega alla luce della presenza ...
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GUASCONI, Zenobi
Sonia Gentili
Nacque a Firenze nel 1325 da Piero di Nardo, detto Bonaccio.
Ebbe sei fratelli, quattro dei quali (Biagio, Bindo, Rinuccio e Iacopo) ricoprirono importanti cariche pubbliche [...] fratello, di cui conosciamo solo il nome in religione, il medesimo del G. - da cui lo distingue nei documenti l'aggettivo senior - morì diacono nello stesso anno in cui questi nacque, dopo cinque anni di vita conventuale in S. Maria Novella.
Del ...
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evangeliche, Chiese
Raffaele Savigni
Chiese nate dalla Riforma protestante
La denominazione Chiese evangeliche indica le Chiese nate direttamente o indirettamente dalla Riforma protestante, la quale [...] la cultura moderna, e vivono la fede soprattutto mediante le emozioni e l'esperienza interiore. Talora l'aggettivo evangeliche viene utilizzato proprio per distinguere queste ultime comunità da quelle più influenzate dalla cultura laica
Origine e ...
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Termine diffuso in molte lingue austronesiane della Melanesia e della Polinesia, con il significato generale di «forza sovrannaturale», «potere spirituale», «efficacia simbolica». Il termine si diffuse [...] di H. Hubert e M. Mauss che avevano sottolineato come il termine apparisse di volta in volta un sostantivo, un aggettivo o ancora un verbo, considerò il m. come un concetto ‘vuoto’, che può tuttavia rivestirsi di molteplici significati: sarebbe il ...
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serafino Essere celestiale appartenente alla più alta delle gerarchie angeliche, caratterizzato da particolare amore di Dio e ardore di carità. In Isaia 6, 2-7, i s. sono descritti vicini al trono di Yahweh: [...] -Dionigi l’Areopagita, i s. sono gli angeli che costituiscono il coro più alto del primo ordine (s., cherubini, troni).
L’aggettivo serafico, con il significato di «proprio di un s.», è spesso attribuito a s. Francesco d’Assisi, per il suo ardore di ...
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COLONNA, Giacomo
Daniel Waley
Nacque intorno al 1250 da Oddone di Giordano, del ramo di Palestrina, e da Margherita Orsini. Poco si conosce dei suoi primi anni: indirizzato alla carriera ecclesiastica, [...] , secondo cui il C. fu promosso "iuvenem satis et inscium" non può essere accettata come imparziale, tuttavia il primo aggettivo è probabilmente attendibile. Niccolò III Orsini, cugino del C., avrebbe visto in lui soltanto il membro di una potente ...
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(lat. Helvetii) Antica popolazione celtica. Dapprima (forse dal 5° sec. a.C.) abitò fra il Reno, il Meno e il Giura Svevo, alla fine del 2° sec. a.C. si trasferì nel territorio dell’ Elvezia, odierna [...] erano Aventicum (Avenches), Noviodunum (Nyon), Vindonissa (Windisch).
Dal nome degli E. deriva l’aggettivo elvetico, riferito per estensione alla Svizzera moderna. Confederazione Elvetica Espressione (traduzione di Confoederatio Helvetica) usata ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.