L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] , gòmena, ìmpari, mulìebre, Nùoro, tèrmite (insetto); la parola utensile dovrebbe essere pronunciata sdrucciola se usata come aggettivo (macchina utènsile), piana quando usata come nome (gli utensìli del falegname).
Tendono poi a ritrarre stabilmente ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] distinguere i seguenti tipi di unità fraseologiche contenenti un termine anatomico:
(a) combinazioni costituite da un termine somatico + aggettivo o complemento: doppio mento, pelle liscia e anche occhio di falco o di lince, mani da pianista (anche ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] e commerciale che Cartagine venne assai presto in contatto con Roma. I romani chiamavano Poeni i cartaginesi, da cui l’aggettivo punico con il quale sono spesso designati. Non si deve pensare, però, che i punici fossero qualcosa di diverso dai ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] romanze, essa è impiegata per la derivazione di verbi a partire da nomi (per es., abbottonare, imbrigliare) o da aggettivi (addolcire, indebolire). La particolarità di questa costruzione sta nel fatto che nella lingua non appaiono come parole né la ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] , cioè la declinazione (in contrapposizione alla flessione verbale o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (n. verbale).
In senso ristretto, e nell’uso comune, il sostantivo ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] a salvarsi per la «provida sventura» che l’ha collocata «in fra gli oppressi»; dopo l’incipit classicamente imperniato sugli aggettivi reggenti gli accusativi di relazione:
Sparsa le trecce morbide
su l’affannoso petto,
lenta le palme, e rorida
di ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] ; piena di dolore); il participio segue l’ausiliare (è consumato; è perduto; ho lasciato; sono condannato; ho veduto). Solo l’aggettivo di relazione e il participio presente si possono trovare prima del nome al fine di accentuare l’enfasi del dettato ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] della retorica dell’attenuazione con il ricorso a eufemismi e soprattutto alla litote (non + Nome o non + Aggettivo), figura principe per mitigare le conflittualità (per es. non opposizione, non sfiducia, non preclusione, non usuale, non ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] precedenza, e il pronome mi si riferisce al protagonista, già presente nel co-testo, implicitamente e splicitamente attraverso l’aggettivo possessivo mio in sul mio viso; la frase successiva – la porta ci veniva aperta come per incantesimo – con il ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] che possono essere visti anche come scelte di registro: ordini non canonici delle parole, come l’anteposizione dell’aggettivo al nome («adeguata e congrua motivazione», «manifesta ubriachezza», «la contraria motivazione»), in particolare nel caso del ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.