Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] nel mondo immaginato o nel testo. Essi possono però applicarsi anche a contenuti più semplici, espressi, per es., da un aggettivo, o più complessi, espressi da un’intera frase o da un intero capoverso: servono cioè a valutare anche qualità ed eventi ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] allo stesso referente il conte Andrea Sperelli: nell’ordine, egli, egli, sua, egli, sua, soggetto sottinteso; vi è l’aggettivo paterna e la ripetizione lessicale il padre che si collegano alla prima apparizione di padre (viaggi in compagnia del padre ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] metrica è costituito dall’enjambement. Qualora un sintagma, o nesso sintattico più o meno stretto (per es., di aggettivo + nome, o di nome + aggettivo, ecc.: per un’ampia casistica cfr. Beltrami 20024: 63-64), venga a disporsi parte in fine di verso ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] corrente, la presenza di h in posizione non necessaria sotto il profilo ortografico e, peraltro, assente nell’aggettivo: afgano).
Ancora, nomi di paesi possono presentare, senza che questo comporti scossoni, nessi consonantici ignoti alla tradizione ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] con la tappezzeria. Pur essendo raro e isolato, sdire ha però dato luogo a parole, ormai obsolete, come disdicevolezza, disdicimento e disdicitore, ma anche al ben più comune aggettivo comune disdicevole (più sostenuto l’avverbio disdicevolmente). ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] degli Aztechi: kalli «casa», kakalli «case»), oppure con un prefisso o un suffisso di origine pronominale.
Nella lingua italiana, i nomi e aggettivi maschili in -o e in -e hanno il p. in -i (tavolo-tavoli, felice-felici); i femminili hanno il p. -e ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] fra le due categorie c’è una distinzione sostanziale. Per i nomi il genere è un tratto inerente, mentre per gli aggettivi il genere è un tratto contestuale: in altri termini, di norma ciascun nome ha un proprio genere che ne determina l’appartenenza ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] ); l'uso di hubieron con un sostantivo plurale invece dell'impersonale hubo; e di cuyo come semplice pronome anziché aggettivo relativo ("del quale", lat. cuius, a, um). Nel lessico, accanto ai termini derivati dalle lingue indigene (che a loro ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] qualche incertezza ortografica (➔ ortografia), come quella che riguarda la ‹i› di valore puramente diacritico nei plurali di nomi (e aggettivi) femminili uscenti in -cia e -gia: la regola scolastica che la richiede solo se c’è una vocale prima della ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] la tendenza all’ordine diretto SVO (soggetto verbo oggetto), il regresso di inversioni e tmesi, dell’anteposizione dell’aggettivo al nome (Mauroni 2006) (➔ ordine degli elementi).
2.5.4. Lessico. Nel lessico, il vorticoso rinnovamento lessicale primo ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.