Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] scritte con apostrofo iniziale, a marcare la caduta di una sillaba: ’sto, ’sta, ecc.) è la forma abbreviata dell’aggettivo questo: estremamente diffusa nella lingua parlata, è evitata nei testi scritti e nelle varietà formali (da notare però la sua ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] giovanile, linguaggio) e nei messaggi di posta elettronica (➔ posta elettronica, lingua della) è molto frequente che l’aggettivo di circostanza sia sostituito con salve o buongiorno, seguiti immediatamente dagli altri elementi. Queste due voci sono ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] di pizza
(3) so’ stato tutto ’l giorno a lavorare
Anche nel caso del dimostrativo ’sto in funzione di aggettivo, «evidentemente cliticizzato al sostantivo che segue» (Berretta 1994: 267), l’aferesi, che comporta la caduta addirittura di una sillaba ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] 1948: 18)
L’articolo determinativo può anche essere omesso. Nell’es. (4) l’infinito deve considerarsi sostantivato perché ha un aggettivo:
(4) s’alzarono a volo uno dopo l’altro con gran sbattere d’ali (Calvino 1993: 29)
Nell’italiano moderno ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] italiano: ad es. più sete che fame) mentre nella principale è presente il correlativo più o un altro avverbio o aggettivo di forma comparativa (meglio, maggiormente, migliore, maggiore):
(7) all’Europa diamo più di quello che riceviamo
(8) è andata ...
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Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] . Del p. futuro latino, sia attivo sia passivo (quest’ultimo detto anche gerundivo o p. di necessità), rimangono nella lingua italiana solo pochi esempi, la maggior parte con funzione di aggettivo o di sostantivo (perituro, venturo, laureando ecc.). ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] genere (ma non il numero, poiché il plurale gli uni, le une non è numerale ma un indefinito Tekavčić 1980: 204; ➔ indefiniti, aggettivi e pronomi), e che al femminile assume la forma una; di mille, che al plurale diventa -mila; e di milione, miliardo ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e [...] emittente rispetto al destinatario e delle motivazioni della lettera.
Il titolo, a sua volta, è abitualmente preceduto da un aggettivo di cortesia, talvolta espresso al superlativo assoluto: il più usato è gentile (gent. / gent.mo); abbiamo poi i più ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] di soggetto, di oggetto diretto o di obliquo e può esser rappresentato da un pronome (dimostrativo o indefinito), da un aggettivo (dimostrativo o indefinito) unito a un nome, o da un nome preceduto da articolo indeterminativo:
(3) questo mi dispiace ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] genitivo posposto al nome è tipico dell’italiano moderno. In latino, in ➔ italiano antico e nel linguaggio poetico pre-moderno, infatti, aggettivo e genitivo potevano cadere prima del nome:
(6) Di Provenza il mar, il suol
chi dal cor ti cancellò?
(La ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.