NESSUNO O ALCUNO?
Il pronome e aggettivo indefinito nessuno si usa sia in frasi positive
Nessun dubbio lo ha mai sfiorato
sia in frasi negative, insieme a un’altra negazione
Non ho nessun dubbio
Solo [...] al singolare, il pronome e aggettivo indefinito alcuno può essere usato nelle frasi negative come sinonimo di nessuno
Non ho alcun (= nessun) dubbio
Sulla sua adeguatezza al ruolo non è stata espressa alcuna (= nessuna) riserva.
Usi
L’uso di ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] neppure servirli in regola).
In italiano antico, il tipo di antecedente più diffuso nelle consecutive forti è sì, anteposto ad aggettivi, nomi ed avverbi. Presente nella fase antica, ma ridottosi negli sviluppi successivi, è l’uso di sì o tanto come ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] i colori delle maglie rispettivamente dei giocatori di calcio della Roma e dell’Inter (o di altre squadre). Tali aggettivi sono spesso sostantivati e usati come nomi per indicare una squadra o i suoi giocatori: un rossonero espulso, i giallorossi ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] -400.
Merlini Barbaresi, Lavinia (2004a), Alterazione, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 264-292.
Merlini Barbaresi, Lavinia (2004b), Aggettivi deaggettivali, in Gross-mann & Rainer 2004, pp. 444-450.
Ohala, John J. (1994), The frequency codes ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] non esplicitare affatto alcune categorie.
Come i verbi, i nomi d’azione possono esprimere la persona. Per far ciò utilizzano gli aggettivi possessivi, come in (25) e (26):
(25) al mio arrivo, al tuo arrivo, al suo arrivo, al nostro arrivo
(26) Carlo ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] tipi di relazione con l’antecedente, come avviene per gli ➔ aggettivi. Si distingue di solito tra:
(a) le relative restrittive, quale, spagn. cual, fr. lequel), derivati dall’aggettivo interrogativo, preceduti dall’articolo definito, che è stato poi ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] , tradizionalmente chiamato parte nominale o, se è un nome, nome del predicato; se tale costituente è un aggettivo, è anche detto aggettivo predicativo.
La copula detiene la funzione di collegare la parte nominale con il soggetto: non è un verbo ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] della testa, ecc.); in italiano è espressa dagli avverbi qui, qua, lì, là (intrinsecamente deittici) e dai pronomi e dagli aggettivi dimostrativi (questo e quello):
(4) I bambini sono qui / lì che giocano (Vanelli & Renzi 1995: 270)
(5) Questa ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] che Maria arriverà questa sera; ➔ impersonali, verbi).
La categoria della persona è marcata anche sui possessivi (pronomi e aggettivi), i quali, esprimendo in senso lato una relazione tra un possessore e un oggetto posseduto, presentano varie forme ...
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superlativo In linguistica (anche grado s.), una delle categorie grammaticali mediante le quali si esprime la gradualità di un aggettivo qualitativo, di un avverbio (o anche, ma raramente, di un sostantivo, [...] (➔) tra le qualità di più enti. Esistono inoltre dei s. che possono chiamarsi enfatici, formati per enfasi da aggettivi che non ammettono gradualità o che già per sé stessi esprimono un concetto superlativo; per es., rotondissimo, primissimo ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.