Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] , e bravo il nostro Silvio:
(41) allora, (*il) ragioniere, quanto pago di IVA?
Infine, se l’appellativo è costruito con un aggettivo possessivo, questo di solito segue il nome, a meno che non sia introdotto da o, nel qual caso può invece precederlo ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] in due grandi gruppi: le parole contenuto e le parole funzione. Mentre le prime (perlopiù verbi, nomi, aggettivi e, secondo alcuni, anche avverbi) forniscono il contenuto, le seconde (articoli, pronomi, congiunzioni e preposizioni; ➔ parti del ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] : in quest’ultimo caso è ricavabile nel contesto grazie all’accordo verbale (➔ accordo) o alla presenza di aggettivi possessivi corrispondenti: mi direbbe per favore che ora è?
La dipendenza dei pronomi allocutivi dal contesto della comunicazione ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] , i tempi e i modi verbali, il numero. Quanto alla classe grammaticale, ne è un esempio l’uso avverbiale dell’aggettivo, costrutto che ha finito per diffondersi largamente nella lingua letteraria (esempi 11-13, tutti danteschi e tratti da Tateo 19842 ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , interrogativi; ➔ pronomi), le particelle avverbiali ne, ci, vi (➔ clitici), gli aggettivi dimostrativi o possessivi (➔ dimostrativi, aggettivi e pronomi; ➔ possessivi, aggettivi e pronomi): questa classe di forme agisce soprattutto sull’unità e la ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] .
Tuttavia se l’italiano regionale è, luogo per luogo, qualcosa di intermedio tra quello che è senz’altro l’‘italiano senza aggettivi’ e il dialetto, ci si accorge a questo punto che il confine più problematico da definire è quello per così dire ...
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economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] un significato diverso da quello del vocabolo originario (per es. cartone e cartuccia rispetto a carta). Gli aggettivi alterati con suffisso accrescitivo o peggiorativo sono spesso sostantivati (un villanzone). Nei verbi alterati (canticchiare) il ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] linguistici mediante cui si determina il grado con cui diverse entità comunicano la loro idea (ad es., il ➔ superlativo degli aggettivi).
I latini chiamano l’iperbole superlatio. Con questo termine nella Retorica a Gaio Erennio (opera del I sec. a.C ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] aveva guardare se partito fosse»: Dec. I, 7, 22; «se io far lo potessi»: Dec. I, 9, 6), le coppie di aggettivi distanziati tra loro («un valente uomo di corte e costumato»: I, 87), i costrutti latineggianti (per es., le oggettive sullo schema latino ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] è più complessa, ma è possibile definire alcune regolarità. Sono certamente catafore in senso stretto i sintagmi che contengono aggettivi come seguente; cfr. la riformulazione (8) dell’esempio (6) visto qui sopra:
(8) Vi seguo spesso, ma questa volta ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.