DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] (= femminile singolare)
lupo (= maschile singolare)
lupe (= femminile plurale)
lupi (= maschile plurale)
• Negli aggettivi
bella (= femminile singolare)
bello (= maschile singolare)
belle (= femminile plurale)
belli (= maschile plurale)
• Nei ...
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ATTINENTE A O ATTINENTE?
L’aggettivo attinente ‘che concerne’, ‘che è in relazione con qualche cosa’, regge la preposizione ➔a. La forma deriva infatti dal participio presente del verbo intransitivo [...] sua carica
La costruzione senza preposizione (attinenti il processo) è errata; la sua diffusione è dovuta al modello di aggettivi di significato affine come concernente o riguardante, che derivano da verbi transitivi e che quindi non reggono la ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] da sostantivi o da verbi (padronale, notevole, da padrone, notare), di avverbi da aggettivi (abilmente da abile), di verbi, aggettivi, sostantivi da altri di senso contrario (svestire, illogico, disonore, da vestire, logico, onore) ecc.
La d ...
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INTERROGATIVE INDIRETTE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni interrogative indirette sono proposizioni ➔subordinate che servono a esplicitare una domanda, un dubbio, un quesito già [...] , pensoso).
Le proposizioni interrogative indirette sono introdotte dalle congiunzioni se, come, perché, quando, quanto e dagli aggettivi e pronomi interrogativi chi, che cosa, cosa, quale, quanto
Mi chiedo quale sia la soluzione migliore
Non ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] -ità si trasforma in -età per dissimilazione, ovvero per differenziare la i radicale dalla i del suffisso: bonario → bonarietà. Dagli aggettivi uscenti in -are e non in -ario, si ha quindi -ità e non -ietà: complementare → complementarità, e non ...
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EPTA-
Epta- è un ➔prefissoide usato per formare parole composte con ‘sette’ (dal greco epta, che significa proprio ‘sette’)
eptatlon (‘insieme di 7 gare’)
eptagonale (‘con 7 angoli’)
eptatonico (‘con [...] toni’)
È molto usato nelle terminologie scientifiche, in particolare in quella della chimica
eptano
eptavalente
Talvolta si può trovare anche nella forma con assimilazione etta-, come in
ettaedro (ma anche eptaedro).
VEDI ANCHE numerali, aggettivi ...
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PENTA-
Penta- è un ➔prefissoide che deriva dal greco penta ‘cinque’ e si trova in parole composte derivate dal greco o formate modernamente
pentacordo (‘strumento musicale a cinque corde’)
pentametro [...] (‘unione di cinque partiti’)
È molto usato nelle terminologie scientifiche, in particolare della chimica
pentavalente (‘atomo con valenza cinque’)
pentaclorofenolo (‘molecola composta con cinque atomi di cloro’).
VEDI ANCHE numerali, aggettivi ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] concetto di uscita da uno stato di cose viene omesso e si esprime invece il passaggio allo stato indicato dal nome o aggettivo di base. Il verbo essiccare si può parafrasare con «diventare (più) secco», come si fa coi verbi parasintetici con ad- e in ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] il mio telefonone motorola di antica data che non si è mai distrutto».
Il suffisso si combina anche con aggettivi (villanzone, zoticone), nel qual caso in genere «comporta una sostantivazione dell’alterato» (Merlini Barbaresi 2004b: 446). Inoltre, a ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] non vivono ormai più come pronomi indipendenti o come prefissi nominali, ma rimangono come determinativi o come prefissi di aggettivi per servire all'accordo di classe col sostantivo. Il wolof conosce tanto suffissi quanto prefissi. Il plurale viene ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.