L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] in formule fisse: bell’uomo, grand’ufficiale, onest’uomo, ecc.; ma non * grand’autore e simili.
Al femminile gli stessi aggettivi possono essere elisi o integri: bell’idea ma anche bella idea. Al plurale invece è raro che il femminile si elida ...
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L’aggettivo uno è il primo numerale ordinale (➔ numerali). È l’unico aggettivo numerale ordinale ad avere una forma distinta per il femminile (una; si noti l’uso per indicare l’ora: l’una, cioè «l’ora [...] una»). Invece, per evidenti motivi di ordine semantico, uno non ha forme plurali, così come gli altri aggettivi numerali ordinali (compreso zero: zero punti, zero gradi) non hanno forme singolari; uni si trova solo come pronome indefinito, nell’ ...
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PRIVAZIONE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di privazione è un complemento indiretto che indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa sono privi (o che possiedono in modo scarso), [...] proprio, sia figurato.
Il complemento di privazione è introdotto dalle preposizioni ➔di e senza e si accompagna a verbi e aggettivi che indicano mancanza, privazione
Le analisi indicano una carenza di ferro nel sangue
È privo di pietà per gli altri ...
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AMPISSIMO O AMPLISSIMO?
Si può dire e scrivere in tutti e due i modi.
• Ampissimo, forma un po’ meno frequente nell’uso, è il superlativo regolare dell’aggettivo ampio (come bello ▶ bellissimo ecc.).
• [...] Amplissimo è una forma dotta che deriva dal superlativo latino amplissimum e, rispetto ad ampissimo, è oggi la variante leggermente più diffusa.
VEDI ANCHE grado degli aggettivi ...
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AVVERBIALI, LOCUZIONI
Le locuzioni avverbiali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme funzione di avverbio. Possono essere formate con diversi elementi:
– con una preposizione
a [...] – con la preposizione a usata due volte
a mano a mano
– con le preposizioni di e in
di male in peggio
– con la reduplicazione di nomi, aggettivi, avverbi o verbi
passo passo, bel bello, quasi quasi, stringi stringi.
VEDI ANCHE proposizioni ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] dell’alfabeto e delle note musicali, il gruppo delle parole monosillabiche è rappresentato da pochissimi nomi (come re, gru), aggettivi (come blu) e avverbi (come già, là), da alcune forme verbali, spesso con valore ausiliare o modale (come va ...
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DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] (= femminile singolare)
lupo (= maschile singolare)
lupe (= femminile plurale)
lupi (= maschile plurale)
• Negli aggettivi
bella (= femminile singolare)
bello (= maschile singolare)
belle (= femminile plurale)
belli (= maschile plurale)
• Nei ...
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ATTINENTE A O ATTINENTE?
L’aggettivo attinente ‘che concerne’, ‘che è in relazione con qualche cosa’, regge la preposizione ➔a. La forma deriva infatti dal participio presente del verbo intransitivo [...] sua carica
La costruzione senza preposizione (attinenti il processo) è errata; la sua diffusione è dovuta al modello di aggettivi di significato affine come concernente o riguardante, che derivano da verbi transitivi e che quindi non reggono la ...
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INTERROGATIVE INDIRETTE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni interrogative indirette sono proposizioni ➔subordinate che servono a esplicitare una domanda, un dubbio, un quesito già [...] , pensoso).
Le proposizioni interrogative indirette sono introdotte dalle congiunzioni se, come, perché, quando, quanto e dagli aggettivi e pronomi interrogativi chi, che cosa, cosa, quale, quanto
Mi chiedo quale sia la soluzione migliore
Non ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] -ità si trasforma in -età per dissimilazione, ovvero per differenziare la i radicale dalla i del suffisso: bonario → bonarietà. Dagli aggettivi uscenti in -are e non in -ario, si ha quindi -ità e non -ietà: complementare → complementarità, e non ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.