Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] frase.
I verbi non sono l’unica classe di parole che abbia una struttura argomentale: anche i nomi e gli aggettivi possono selezionare un certo numero di argomenti. Tuttavia mentre per i verbi è sempre possibile parlare di struttura argomentale, non ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] dalla lettura di Vico.
Quanto al lessico, l’apertura linguistica si registra nelle neoformazioni (caratteristico l’uso di aggettivi composti, come fosco-rotante, alto-sbuffante, ondi-cerchiata e occhi-azzurro) e nei calchi dall’inglese di interi ...
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sostrato
Dal lat. substratus, participio passato di substernare «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternare «stendere a terra»). In filosofia, termine con cui si traduce letteralmente [...] la generica caratteristica dello ‘star sotto’, rimandano a contesti e nozioni differenti; non mancano inoltre verbi, aggettivi e sostantivi derivati: substernere in Cicerone (Timeo, 26), forma substrata in Tommaso d’Aquino (In IV Sententiarum ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] di massimo formato, si dice atlantico.
Il singolo codice, come oggetto di studio, s’individua mediante uno o più aggettivi, seguiti dalle indicazioni (lettere, numero d’ordine ecc.) che valgono a precisarne la collocazione nella biblioteca in cui si ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dell’analisi, assimilando tale giudizio alle definizione stessa dell’oggetto da analizzare. […] Mi pare utile moltiplicare gli aggettivi che qualificano l’italiano, descrivere con la massima precisione gli italiani locali (e il fiorentino colto non è ...
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bene (avv.)
Mario Medici
È largamente presente in tutte le opere di D. con molti dei suoi diversi valori e impieghi, sia nella forma intera sia tronca (l'una e l'altra in prosa e poesia, prevalendo qui [...] sarei ben vinto; XXXI 62 la ripa... ne mostrava ben tanto / di sovra, che di giugnere a la chioma / tre Frison s'averien dato mal vanto (aggettivo o che altro sia tanto; e cfr. Pg VIII 20). In Pg III 73 O ben finiti, o già spiriti eletti; V 60 ma s'a ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] no [o non] tracce ematiche nelle urine).
(e) A livello morfologico, i prefissi s-, dis-, a-, in-, che formano aggettivi, nomi e verbi negativi a partire dai corrispondenti elementi di base, come in (2):
(2) sfortunato (rispetto a fortunato), disonore ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] pesanti in quanto formate da più materiale linguistico (nel nostro caso, da una preposizione seguita da un nome con aggettivo). È infatti possibile osservare che, qualora un avverbio sia reso più ‘pesante’ dalla presenza di un complemento (cfr. 26 ...
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GABRIEL (Gabriele, Cabriele), Jacopo
Elena Del Gallo
Nacque a Venezia nel 1510 dal patrizio Jacopo, figlio del cavaliere Bertucci, fratello di Trifone.
Il padre ricoprì cariche nell'amministrazione [...] termini in -a o in -e, dedica poco spazio agli avverbi e alle preposizioni, analizza i nomi (sostantivi e aggettivi). Le Regole furono poi ristampate da F. Sansovino in Le osservationi della lingua volgare di diversi huomini illustri cioè del Bembo ...
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Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] alla descrizione completa (o diagnosi, appunto) del corpo, giungendo, in qualche caso, a consistere anche di quindici sostantivi e aggettivi. L. non fu il primo a criticare questa faticosissima diagnosi (lo aveva già fatto, fra gli altri, Rivinus) ma ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.