NILOS (Νῖλος)
Red.
Toreuta greco egizio, probabilmente del I sec. d. C., la cui firma, in lettere greche e in forma genitiva, appare sulla famosa mensa isiaca, in bronzo istoriata in agemina e niello, [...] ora conservata al Museo Egizio di Torino.
La firma dell'artista è incisa su una specie di tavola d'offerta retta dalle zampe anteriori di uno scarabeo con volto umano e sul capo una stella e una mezzaluna. ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] per decorazione di armi. Vasi d'a. sono stati trovati a Cnosso e nei varî centri micenei con decorazione a sbalzo e ad agemina, ed ageminati con a. ed elettro sono spade e pugnali micenei. Nella Grecia l'a. appare tardi: fu infatti solo col V sec. a ...
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FALDISTORIO
F. Gandolfo
Derivato dal lat. medievale faldistorium, a sua volta modellato sul germanico faldastôl, il termine individua un seggio, realizzato in legno o in metallo, la cui caratteristica [...] . dell'Alto Medioevo), mentre la sesta è andata dispersa. Si tratta di seggi in ferro, arricchito da una decorazione ad agemina d'argento sobriamente lineare, composti da due rettangoli, inseriti l'uno all'interno dell'altro e legati con due perni al ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] materia, che possiede intrinseche qualità di bellezza, duttilità e inalterabilità, esaltate anche attraverso specifiche tecniche (agemina; damaschinatura; incisione; niello; sbalzo ecc.).
Antichissima la lavorazione a filigrana, che si basa sull’uso ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] , si assiste all’uso di paste vitree e di castoni a cabochon o cloisonnés; gli a. bizantini hanno figure sacre in smalto, agemina o niello. Dal sec. 13° la decorazione a smalti champlevé si estende anche lungo il cerchio; nel nord Europa compare l’a ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] . L'assedio sul rhytòn di Micene è motivo sconosciuto a Creta, come lo è la fila di teste maschili barbate, eseguite ad agemina (Micene; una identica da Pylos), o le teste di tori frontali sulle tazze di Dendra e di Enkomi. Non è verosimile, anzi ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] di Suzdal', ivi, 1990b, pp. 231-246; P. Skubiszewski, La porta della cattedrale di Gniezno, ivi, pp. 247-270; R. Polacco, Porte ageminate e clatrate in S. Marco a Venezia, ivi, pp. 279-292; G. Bertelli, La porta del santuario di S. Michele a Monte ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] uno S. ora a Berlino che reca all'esterno due generiche figure del tiaso dionisiaco e all'interno l'incisione, avvivata dall'agemina, di una ninfa che si lava i capelli entro una grotta e che per lo schema richiama coevi vasi di Kerč.
La posteriore ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] JAC 18, 1975, pp. 22-48; H.J. Diesner, Die Völkerwanderung, Leipzig 1976; A. Melucco Vaccaro, Il restauro delle decorazioni ageminate 'multiple' di Nocera Umbra e di Castel Trosino: un'occasione per un riesame metodologico, ArchMed 5, 1978, pp. 7-75 ...
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ONORIO FLAVIO (Flavius Honorius)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio di Teodosio il Grande e di Elia Flacilla, fratello minore di Arcadio, nacque nel 384 a Costantinopoli. Ebbe il titolo di [...] si trova nello stesso museo, provenendo ambedue da Roma. Infine per completezza vanno citati anche due exàgia bronzei con agemina in argento e rame, che si trovano a Roma, rispettivamente al Museo Cristiano Vaticano e nella Collezione Incisa della ...
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agemina
agèmina s. f. [dall’arabo ‛aǧamī, propr. «barbaro, straniero», spec. «persiano»]. – Speciale tecnica di lavorazione artistica dei metalli, in uso fin dalla remota antichità per ottenere una decorazione policroma; consiste nell’inserire,...