L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] materia, che possiede intrinseche qualità di bellezza, duttilità e inalterabilità, esaltate anche attraverso specifiche tecniche (agemina; damaschinatura; incisione; niello; sbalzo ecc.).
Antichissima la lavorazione a filigrana, che si basa sull’uso ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] , si assiste all’uso di paste vitree e di castoni a cabochon o cloisonnés; gli a. bizantini hanno figure sacre in smalto, agemina o niello. Dal sec. 13° la decorazione a smalti champlevé si estende anche lungo il cerchio; nel nord Europa compare l’a ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] . L'assedio sul rhytòn di Micene è motivo sconosciuto a Creta, come lo è la fila di teste maschili barbate, eseguite ad agemina (Micene; una identica da Pylos), o le teste di tori frontali sulle tazze di Dendra e di Enkomi. Non è verosimile, anzi ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] di Suzdal', ivi, 1990b, pp. 231-246; P. Skubiszewski, La porta della cattedrale di Gniezno, ivi, pp. 247-270; R. Polacco, Porte ageminate e clatrate in S. Marco a Venezia, ivi, pp. 279-292; G. Bertelli, La porta del santuario di S. Michele a Monte ...
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È uno dei principali oggetti che l'uomo sin dai tempi più remoti sentì il bisogno di applicare sul proprio corpo, sia come ornamento, sia come amuleto: così, a seconda dei casi, la collana può servire [...] il vero carattere della collana si manifesta con lo svilupparsi delle tecniche proprie dell'oreficeria - la filigrana, la granulazione, l'agemina e lo smalto - e con il loro affinarsi mediante gli scambî artistici fra l'Egitto e la civilta egea. Nei ...
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LAVABO (lat. "laverò", allusione al versetto Lavabo inter innocentes manus meas [Salmi, 25, 6] entrato nel Canone della Messa)
Luigi SUTTINA
Bruno Maria APOLLONJ
Il lavabo, luogo e apprestamento per [...] , nei pasti. A ciò poterono servire molti dei preziosi recipienti d'oro, di argento, di bronzo lavorato all'agemina, provenienti dall'arte sassanide, persiana, musulmana in genere. Nella quale i mesciacqua - detti nel Medioevo "acquamanili" - ebbero ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] uno S. ora a Berlino che reca all'esterno due generiche figure del tiaso dionisiaco e all'interno l'incisione, avvivata dall'agemina, di una ninfa che si lava i capelli entro una grotta e che per lo schema richiama coevi vasi di Kerč.
La posteriore ...
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BONI, Mauro
Mara Bonfioli
Nato a Mozzanica (Bergamo) il 3 nov. 1746 da Giovanni Bono e da Stefana Sangiovanni, modesti possidenti, completò gli studi, iniziati con Mauro Bettolini, nei collegi dei gesuiti [...] cassettina geografica opera di commesso d'oro d'argento all'agemina, Venezia 1800.
Come fece osservare l'abate D. Francesconi , facendo erronee etimologie e derivazioni, la lavorazione all'agemina con quella al niello; infine non validi risultano i ...
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ODERISIO da Benevento
P. Belli D'elia
Scultore e fonditore, attivo in Italia meridionale nel sec. 12° e documentato negli anni 1119-1151.Il nome di O. e la sua origine beneventana si apprendono dalle [...] : la struttura ad ante lignee rivestite di formelle bronzee inquadrate da cornici fermate da borchie; l'alternanza di parti incise e ageminate con altre fuse a stampo o a cera persa, applicate in forte aggetto; il programma iconografico; l'uso delle ...
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DELLA CESA (Dalla Cesa, Della Chiesa), Pompeo
Lionello Giorgio Boccia
Fu figlio di un Vincenzo, del quale si ignora il mestiere.
Il padre P. Morigia (Nobiltà di Milano, Milano 1595) non cita il D. nel [...] un'armatura adatta al duca di Savoia ma di averne "trovato una adorata da cavallo legiero" e anche "un altra lavorata ala agemina de argento... da cavallo legiero et de homo d'arme et per combatere di torneo", mandando le "mostre" di entrambe.
Questa ...
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agemina
agèmina s. f. [dall’arabo ‛aǧamī, propr. «barbaro, straniero», spec. «persiano»]. – Speciale tecnica di lavorazione artistica dei metalli, in uso fin dalla remota antichità per ottenere una decorazione policroma; consiste nell’inserire,...