Musicista (Siena 1578 - ivi 1640); compositore di musica sacra, teatrale e madrigalistica, visse a Roma, maestro al Collegio germanico (1602-06) e poi a Siena, maestro di cappella al duomo. Nella polifonia sacra egli tende a semplicità e fervore d'espressione, tenendosi lontano dalle ambiziose scritture policorali del tempo. Nella musica del dramma pastorale Eumelio (Roma, 1606) lo stile ricorda quello ...
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Originale scrittore senese, rampollo di nobile stirpe, nacque, probabilmente, nel 1339. Entrò fra gli agostiniani nel 1353. Dopo un primo periodo di dissipazione, si diede a vita penitente, condotta quasi [...] a stabilire la più rigida osservanza. Morì nel 1422, in opinione di santità, sì che comunemente fu chiamato Beato. L'Agazzari scrisse moltissimo, ma le sue opere sono quasi del tutto perdute. A onorarne il nome rimangono gli Assempri (editi da F ...
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Agostiniano (Siena 1354 - Bologna 1433); dapprima eremitano a S. Salvatore di Lecceto che egli fece trasformare in priorato di canonici regolari (1408), fondò poi (1419) la Congregazione dei canonici regolari del Ss. Salvatore di Bologna o Renana, di cui fu rettore generale. È detto beato ...
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Stampatore di musica, probabilmente veneziano, visse e lavorò a Venezia, prima socio di Giacomo Vincenti, poi per conto proprio, fra l'ultimo ventennio del 1500 e il primo del '600. Fra le opere stampate [...] da lui con accuratezza mirabile sono quelle di Agostino Agazzari, molte di quelle di Matteo Asola, Il Desiderio scritto dal Bottrigari con lo pseudonimo di Alemanno Benelli, un trattato di Orazio Scaletta, e altre opere musicali e teoriche dei più ...
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BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] con la figura del protagonista della celebre Istoria di re Giannino scritta, secondo quanto pensa il Maccari, da Tommaso Agazzari (sec. XV), discendente da una delle due mogli del Baglioni. Quanto di criticamente accertabile sia dato oggi di ottenere ...
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Nella letteratura medievale, racconto a scopo didattico-religioso. Attinto alle fonti più diverse, venne via via assumendo aspetto sempre più letterario, sino a confluire nella novella. Con l’incremento [...] Tabula exemplorum secundum ordinem alphabeti (13° sec.), l’Alphabetum narrationum completato dal Compendium mirabilium di Arnoldo di Liegi, la Scala Coeli di G. Gobi (14° sec.) ecc.
Tra le raccolte in volgare, gli Assempri di S. Agazzari (14° sec.). ...
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DELLA CIAIA, Azzolino Bernardino
Bianca Maria Antolini
Nacque a Siena il 21 maggio 1671 da Andrea e da Flavia Cerretani. Il padre, nobile senese appartenente all'Ordine dei cavalieri di S. Stefano, [...] dei chierici dell'Ordine di S. Stefano, cantava madrigali di Marco da Gagliano, C. Monteverdi, Gesualdo da Venosa, A. Agazzari e dell'antenato Alessandro Della Ciaia; ma di una istruzione musicale più regolare ed approfondita (quale fanno supporre le ...
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ORGAS, Annibale
Rodobaldo Tibaldi
ORGAS, Annibale. – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo compositore. Sul frontespizio delle sue Sacrae cantiones del 1619 egli si definisce «romanus»; [...] , rettore dal 1600 al 1634 (con un’interruzione fra il 1605 e il 1608), il quale, alla partenza di Agostino Agazzari (1603), avrebbe voluto evitare di nominare un altro maestro di cappella contentandosi di ciò «che potesse fare Annibale che aveva già ...
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AMADINO, Riccardo (Ricciardo)
Guido Piamonte
Stampatore ed editore di musica, operante in Venezia fra lo scorcio del sec. XVI e i primi lustri del XVII. Nel 1583 si associò con lo stampatore Giacomo [...] Dedicatosi con maggior cura al suo lavoro, l'A. pubblicò gran parte delle opere musicali di Giovanni Giacomo Gastoldi, di Agostino Agazzari, di Orazio Banchieri e, in particolare, tra il 1586 e il 1603, numerosi lavori di Giovanni Matteo Asola, con i ...
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BIANCIARDI (Bianchardus, Bianciardus, Blanchardus), Francesco
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Nacque a Casole d'Elsa (Siena) - e non a Siena, come scrive il Benvoglienti (cit. dal Morrocchi) - nel 1570 c. Non conosciamo i nomi [...] Fu tra i primi autori a usare il basso continuo, e dal Banchieri, che lo qualifica "soavissimo", viene citato, insieme con A. Agazzari e L. Viadana, fra i migliori compositori dell'epoca. L'Ambros ricorda in particolare un suo motetto, Ave Rex noster ...
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