Tiranno di Siracusa (360 circa - 289 a. C.); figlio di un fuoruscito di Reggio stabilitosi in Siracusa, dimostratosi inizialmente valoroso ufficiale e oratore di parte democratica, s'impadronì con una sanguinosa rivolta del potere (316). Divenuto in tal modo tiranno di Siracusa, si adoperò a ridurre a unità la Sicilia greca e a respingere le minacce che a quella unità recavano Cartaginesi e Italici. ...
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Ministro di Tolomeo IV Filopatore, dal 221 a. C., fu, con la complicità della sorella Agatoclea, il vero e corrotto padrone dell'Egitto, specialmente quando, morto Tolomeo IV nel 204, si fece nominare tutore del successore minorenne Tolomeo V. Ma dopo solo pochi mesi la sua scandalosa condotta provocò la rivolta dell'esercito e del popolo di Alessandria che lo massacrò con i familiari (202) ...
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Figlio di Lisimaco re di Tracia (m. 283 a. C.), sposò Lisandra figlia di Tolomeo I e di Euridice. Vinto in una spedizione contro i Geti (291 a. C.), comandò poi la guerra in Asia Minore contro Demetrio Poliorcete, costringendolo a ritirarsi (286). Accusato dalla matrigna Arsinoe di voler togliere il potere al padre, fu da questo imprigionato e ucciso ...
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1. Figlio di Agatocle tiranno di Siracusa. Accompagnò il padre in Africa contro i Cartaginesi nel 310 a. C.; lasciatovi nel 307 quale comandante delle forze greche, fu ucciso dalle truppe ammutinatesi. [...] 2. Figlio del precedente, tentò di aprirsi la via al trono di Siracusa uccidendo lo zio Agatocle il giovane, designato a suo successore dal vecchio tiranno Agatocle; alla morte del nonno (289 a. C.) A. venne però assassinato. ...
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Governò dopo la morte di Agatocle (289 a. C.). Resisté ai mercenarî di Menone di Segesta (i Mamertini), combatté Finzia tiranno di Agrigento e (278) fu cacciato dai Siracusani, che si diedero a Pirro. ...
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Figlia (sec. 3º a. C.) di Agatocle di Siracusa; andò sposa (295) a Pirro, cui portò in dote l'isola di Corcira. Separatasi dal marito (292 circa), si ritirò a Corcira, e chiese aiuto a Demetrio Poliorcete, [...] che poi sposò. Suo figlio Alessandro successe a Pirro sul trono di Epiro ...
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Generale (fine sec. 4º a. C.), capo dell'esercito di Agrigento. Approfittando della lotta tra Agatocle e Cartagine, riuscì a estendere l'egemonia di Agrigento su molte città della Sicilia centrale: sconfitto [...] due volte dai generali di Agatocle (307), si ritirò a Gela; tramontò così l'egemonia agrigentina. ...
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Grammatico alessandrino (sec. 3º a. C.), seguace di Zenodoto. Si occupò di critica omerica; X. ed Ellanico (scolaro di Agatocle, scolaro a sua volta di Zenodoto) furono detti corizonti (gr. χωρίζοντες [...] "separanti"), perché, notando le differenze fra Iliade e Odissea, negarono che i due poemi potessero appartenere a un solo autore e attribuirono a Omero la sola Iliade ...
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Cittadino di Crotone che nel 317 a. C. sconfisse, a capo dei democratici, i nobili espulsi dalla città. In seguito, grazie alle buone relazioni con Agatocle tiranno di Siracusa assunse la signoria di Crotone: [...] nel 295 però Agatocle si impadronì della città e verisimilmente mise a morte, tra molti altri, anche Menedemo. ...
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Nome di due capitani cartaginesi: 1. Nel 307 a. C. assediò in Tunisi i resti del corpo di spedizione greco condotto in Africa da Agatocle di Siracusa e da questo lasciato agli ordini del figlio Arcagato. [...] 2. Nel 249 a. C., durante la prima guerra punica, difese Trapani da un attacco del console P. Claudio Pulcro ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali distribuisce ciecamente felicità, benessere,...
mamertino
agg. e s. m. [dal lat. Mamertinus, der. di Mamers -ertis, Mamerte]. – 1. Propriam., relativo a Mamerte, nome osco del dio della guerra corrispondente al dio Marte dei Latini. In epoca romana fu chiamata città m. (lat. Mamertina civitas)...